venerdì 22 giugno 2007

brasile- secondo report

allora...che dire..
il mercato brasiliano è estremamente protezionistico.
tra barriere tariffarie e non tariffarie ti dicono chiaramente che il prodotto straniero, a meno che non sia una roba della madonna, non lo vogliono e se lo producono per i cavoli loro.
si parla di una 60% tra tassi e dazi calcolato sul valore CIF della merce.
senza contare che la polizza marittima per il viaggio via mare deve essere stièpulata presso una compagnia brasiliana...ovvero se fare arrivare il mio prodotto CIF mi costerebbe 100 €, alla fine devo pagare altri 60% di tasse e dazi.
alla fine 160€ mannaggia a sti brasiliani...
se non mi volete allora ditelo chiaramente all'aeroporto!
NON VOGLIAMO PRODOTTI NON BRASILIANI.
tanto qui la gente ha una formazione culturale così bassa che non capisce che il protezionismo alla fine lo pagano i cittadini del paese..eh si, perchè i 160 € che costa quello che io avrei venduto a 100€ li paga l'acquirente finale.
tutto per protegere le imprese nazionali che così non sono neppure stimolate a migliorarsi.
e tutto quanto me lo hanno confermato gli amici dell I.C.E. di Sao Paulo.
il che significa due cose:
1-non ho sbagliato
2-anche se non entro in questo mercato non significa che non sappia fare il mio lavoro.
ovviamente si potrebbe pensare una forma di penetrazione del mercato diversa dall'esportazione diretta...ma se stiamo parlando di una piccola impresa, dove li troviamo i fondi per un investimento così cospicuo?
è un mondo difficile..
quindi per ora non se ne parla di prendere appartamento o simili a sao paulo visto che non so neppure se mi fermo in brasile.
nel fine settimana mi piacerebbe però andare a farmi un giro a Ilha bela.
un'isoletta a 5 ore di pulman da sampa molto graziosa e carina.
vedremo se mi va di farmi sto giro...tanto ormai sono giramondo!
altrimenti devo capire se mi vogliono mandare in india o in messico. lì almeno il dazio per i prodotti provenienti dall'europa è pari a ZERO.
questo si chiama aderire al WTO, altro che mercosul e cavolate varie...
liberomercato.
è quello il motore del miglioramento e dello sviluppo.
adesso tutti gli antiglobal del mondo mi salteranno addosso dicendo che fomento la globalizzazione; ma si tratta di un processo iniziato dai Fenici e via di seguito...gli antichi romani portavano gli schiavi dallì'africa, i veneziani le spezie dall'oriente, al giorno d'oggi è insensato parlare di globalizazione come qualcosa di sbagliato, visto che è nato molto prima di quelli che ne parlano.
bisognerà mettergli delle regole e sono sicuro che per quello valga la pena battersi.
ma non trovo giusto additare a priori questo fenomeno come sbagliato.
in ogni caso il brasile è fuori dal sistema con i suoi dazi al 14% e le imposte che salgono fino al 46%...e sono pure base!
ci sono prodotti che pagano fino al 120% di tasse!
quello che in europa costa 100€ in brasile lo vendono a 220€..ma è pazzesco!
ci credo poi che i brasiliani sono poveri se devono pagare tutte queste tasse!
come sempre WE ARE CHAINED TO THE SYSTEM!!!
chi vivrà vedrà.
ricordiamo il vecchio principio dell'OTTIMO PARETIANO...e le teorie di RICARDO...

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