mercoledì 19 dicembre 2007

John Donne

"Nessun uomo è un Isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra. Se una Zolla viene portata dall'onda del Mare, l'Europa ne è diminuita, come se un Promontorio fosse stato al suo posto, o una Magione amica, o la tua stessa Casa. Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perchè io partecipo dell'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: Essa suona per te."


Così era la dedica all'inizio di un libro che iniziai anni fa, lessi durante un viaggio in traghetto verso la Grecia, ma che non ho mai concluso. Nel tempo mi domandavo che cosa significasse e con il correre degli anni, ogni volta, mi davo una risposta differente. La stessa cosa mi succede leggendo "il Piccolo Principe", o "La strada di Swan".
Cosa cambia? Cambia il libro? Aumenta la nostra cultura? oppure, come diceva Proust, guardiamo cose vecchie con occhi nuovi?
Il leggendario processo di RIUSO di cui parlava la mia professoressa di Italiano al liceo è forse questo? Non serve che trascorrano gli anni e cambino le generazioni perchè quello abbia luogo. Io stesso rileggo vecchi scritti già mangiati con gli occhi e divorati con la mente e, di volta in volta, ne traggo nuovi significati e nuove lezioni.
Questa campana di una chiesa immaginaria che suona per il funerale di qualche sconosciuto, ma comunque essere umano e quindi mio simile e, forse, fratello, a me cosa sta dicendo?
Mi sta richiamando verso valori supremi, verso altre latitudini, altre weltanschauung?
Ogni volta porta a qualcosa di diverso. Sul traghetto mi diceva che iniziava un'altra vita per me con quel viaggio, che la campana era quello del mio funerale, che seppellivo le antiche fattezze per crearne di nuove, come se la mia vita fosse nuovamente creta umida su cui scaricare la propria fantasia.
Ora, quando so che un amico, una brava persona, mi sta lasciando, e con me anche suo figlio, non riesco a rimanere insensibile a questa perdita. Il mondo sarà davvero diminuito dalla sua dipartita.
Mi consola il fatto che sta lasciando questo suo corpo per trasmigrare in un'entità superiore e, forse, essere più felice.
In ogni caso non mi resta che augurargli buon viaggio.
Spero che possa fare vela verso orizzonti migliori e sogni più lunghi.
A presto Tony!

sabato 15 dicembre 2007

della sostituibilità

Quanta presunzione nella nostra vita e nelle nostre attività: pensiamo di essere insostituibili negli uffici, incarichi, posti, luoghi. Siamo spesso abituati dalla mentalità dell'autoreferenzialità e della critica agli altri di dire che tutto abbiamo fatto noi, utilizzando nel parlare comune e nel ragionamento quel pronome personale "Io", espressione di egoismo, egocentrismo, superbia, arroganza, presunzione senza fine.
Quante volte però la nostra idea viene demolita dalla realtà?
In amore, sul lavoro e in tutte le altre situazioni che compongono la nostra vita.
A volte capita che dopo una lunga storia scopri che il tuo ex partner ti ha sostituito più velocemente di quanto tu sia risucito a fare.
A volte capita che sul lavoro lasci il tuo posto, per volontà o meno, e subito vieni sostituito magari da qualcuno più efficiente ed entusiasta.
Dove risiede la nostra unicità?
Molti pittori ed artisti avrebbero potuto affrescare la Cappella Sistina, ma solo Michelangelo l'ha resa quello che è.
Molti altri al posto tuo avrebbero potuto fare il tuo lavoro, ma sei tu che ai portato quella determinata innovazione o quel risultato strabiliante di fatturato.
Molti uomini o donne avrebbero potuto stare con il tuo partner, ma solo tu le/gli hai fatto provare determinate sensazioni.
Dentro di noi permane il ricordo delle nostre esperienze, quell'insieme di errori che ci fanno crescere ogni giorno e diventare migliori.
Al prossimo lavoro sarai più efficiente, con il prossimo partner cercherai di non commettere gli errori che hanno fatto fallire la relazione.
Purtroppo Michelangelo non potrà riaffrescare la Cappella Sistina, ma a tutto c'è un limite.
La sostituibilità e l'unicita come due mostri antitetici, lo Scilla e Cariddi che risiedono nella nostra anima, il desiderio di esser unici e la realtà della nostra sostituibilità.
Un grande architetto ha progettato anche questo.
Essendo la nostra vita breve e l'essere umano effimero, è necessario per natura che siamo sostituibili.
Un partner non può vivere tutta la vita nel tuo ricordo ed un'impresa non può fallire perchè tu non ci sei più in quel posto.
Chi sopravvive? Di certo il più pragmatico, quello che per primo gira la testa e guarda avanti.
Quindi credo che la scelta della persona matura sia quella di sforzarsi di guardare più lontano degli occhi, cercare di cambiare prospettiva, osservare cose vecchie con occhi nuovi.
Un giorno sostituisci e quello dopo sei sostituito, in un grande gioco di serpenti che si mangiano la coda.

venerdì 14 dicembre 2007

deserto e camel back


"Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualcosa risplende in silenzio...
"Ciò che abbellisce il deserto", disse il piccolo principe, "è che nasconde un pozzo in qualche luogo..."
"Si", dissi, "che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è l'invisibile".

Antoine de Saint-Exupéry, il piccolo principe

A volte capita di incontrare persone "desertiche", nel senso che sono aride di sentimenti e di emozioni.
A volte capita che tu stesso ti senta un pò un deserto.
Parlando con le persone e con noi stessi ci rendiamo conto, a volte lo dimentichiamo, che basta una goccia d'acqua in mezzo alla sabbia per portare vita.
Nuova vita.
Dentro ognuno di noi, nel deserto che ogni tanto dissecca le nostre pianure interiori, c'è un pozzo, oppure si può scavare un pozzo e cominciare a pompare acqua in superficie.
Piano piano la vita torna a germogliare dove non sembrava più possibile, con essa i colori, i profumi e tutto ciò che fa parte della vita.
Una volta che siamo tornati a vivere possiamo buttarci pancia all'aria nel nostro neonato praticello interiore, guardare il cielo e cominciare a sognare.
A volte i sogni ci portano di nuovo al deserto.
Ma questa volta non il deserto interiore, ma il deserto di sabbia, quello vero.
Immagini di viaggi avventurosi verso terre lontane eppure vicine, fantasmi di situazioni da ricordare per tutta la vita....
Questi sono i sogni di uno che oggi compie 28 anni e che vuole crearsi quei ricordi da conservare per la propria vecchiaia, i momenti indimenticabili che ognuno di noi dovrebbe vivere per poter dire di avere veramente vissuto.
"por si no lo saben, de eso esta hecha la vida: solo de momentos. no te pierdas el de ahora" (Borges, Istantes)
Sogno di dare nuova vita a tanti deserti interiori che incontro e in questo modo di conquistare abbastanza crediti per fertilizzare il mio.
Ho già vissuto i primi 28 anni della mia vita ed ora è giunto il momento di viverne il resto, avendo un'idea più chiara di quali sono i ricordi che vorrò avere quando compirò il doppio di questi anni.
Ho fatto felice qualcuno e ho fatto sofrire qualcun'altro, così come mi hanno fatto soffrire ed ho fatto soffrire.
Il prossimo acquisto che farò sarà una camel back, una di quelle borracce a forma di zaino che i rallisti africani portano sulla schiena per bere mentre guidano, inmodo da essere preparato per la prossima volta che incontrerò un deserto...o il leggendario lago rosa o lago Retba.




domenica 2 dicembre 2007

grasshopper!!


oggi ho passato una bella domenica mattina in un campo di cross nei pressi di roma con due amici enduristi: fabrizio e jenny.
ed ho osato fare qualche zompo con Nerone.
incredibile ma vero, 160 kg di moto, la moto con la quale vado in giro tutti i giorni, con qui viaggio, mi porta in volo sulle rampe e in appoggio sui bob.
devo togliere un dente al pignone per accorciare i rapporti, ma sono davvero soddisfatto dell'acquisto.
ma quanto mi diverto.... :-)
a questo link potrete vedere tutte le foto della giornata.

venerdì 23 novembre 2007

momenti di gloria


il 21 Novembre 2007 mi hanno finalmente consegnato il diploma del Master che ho svolto all'ICE.
a consegnarmi lo stesso è stato il Presidente Umberto Vattani e il Direttore Generale Mamberti.
durante la cerimonia di consegna sono intervenuti il Ministro Emma Bonino, il Presidente del CNEL Marzano, l'ex-Ministro Lombardi....insomma, veri e propri momenti di gloria per coronare gli sforzi di un anno.
il tutto ovviamente è stato ampiamente pubblicizzato dalla stampa.

Roma, 20 nov. (Adnkronos) - L’Istituto nazionale per il Commercio Estero – ICE celebrerà il 21 novembre 2007 all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 40° anniversario del Cor.C.E. (Corso di specializzazione in Commercio estero). La cerimonia verrà aperta dal Ministro del Commercio Internazionale, Emma Bonino. I lavori verranno poi avviati dal Presidente dell’ICE, Umberto Vattani, il quale sottolinea che “quaranta edizioni del Master per l’internazionalizzazione delle imprese Cor.C.E. “Fausto De Franceschi” rappresentano un traguardo storico e straordinario che merita di essere degnamente celebrato e questa celebrazione dimostra quanto l’ICE creda da sempre nella formazione. I diplomati Cor.C.E. – prosegue Vattani - sono stati assunti dalle aziende italiane più prestigiose, tra cui Ferrari, Barilla, Sangemini, e questo è motivo di grande orgoglio per il nostro Istituto. Sempre nell’ambito dell’attività di formazione dell’ICE – ricorda il Presidente Vattani – l’Istituto ha organizzato anche corsi formativi per la tutela della proprietà intellettuale, destinati agli addetti ai desk anticontraffazione. I desk di Taipei e Seul sono già operativi. Nel corso del mese di novembre verranno attivati quelli di Mosca, Mumbai e New York”.Il programma prevede una Tavola rotonda sul tema “Capitale umano, formazione e competitività” che verrà alimentata dalle riflessioni del Presidente del Cnel, Antonio Marzano, di Giancarlo Lombardi, già Ministro della Pubblica Istruzione e oggi Consigliere di Amministrazione dell’ICE, da Giandomenico Magliano, Direttore Generale per la Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale del MAE, da Luciano Hinna, Professore ordinario in Economia delle Aziende Pubbliche dell’Università di Roma “Tor Vergata” e dal Presidente dell’ICE, Umberto Vattani. La tavola rotonda verrà moderata da Alan Friedman.La cerimonia prevede inoltre le testimonianze di tre ex allievi del Cor.C.E., Riccardo Franco Levi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Massimo Mamberti, Direttore Generale dell’ICE e Giovan Battista Guerra, Presidente di Assocorce. Il Convegno si concluderà con la consegna dei Diplomi di Master agli allievi del 40° Cor.C.E.. e con il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la cui composizione di musicisti provenienti da tutto il mondo, incarna lo spirito di internazionalità che è alla base del Master in Commercio Estero.Il Cor.C.E. nato nel 1962 con la pubblicazione del primo bando per l’assegnazione di 40 borse di studio, ha da sempre come obiettivo quello di formare quadri direttivi specializzati nell’export in grado di analizzare l’evoluzione dei mercati esteri e interpretare costantemente le esigenze delle Piccole e medie aziende italiane interessate al processo di internazionalizzazione. Grazie ad un placement superiore all’80%, il master Cor.C.E. “Fausto De Franceschi” è unanimemente riconosciuto come una vera Università del Made in Italy.


aggiungo un paio di links video e audio:
speriamo che la cosa, oltre che una soddisfazione personale, sia anche di aiuto nella ricerca di lavoro....

martedì 13 novembre 2007

ricordi e progetti

ricordo quando il 4 Agosto 2006 ritirai la mia bella Drusilla dal meccanico con 58.530km al suo attivo.
avevo appena vinto una borsa di studio molto importante ed avevo molte prospettive, progetti e desideri davanti a me.
volevo finire il master, trovare lavoro all'estero, avere una carriera professionale brillantissima.
con la piccola Drusilla sono andato dappertutto: strada, terra, fango, in vacanza come a fare i colloqui di lavoro.
poi ho capito che se avessi tolto un cilindro e 100kg avrei continuato a fare le stesse cose divertendomi di più.
allora ho cercato e ricercato, senza mai essere sicuro di cosa avrebbe potuto sostituire degnamente la mia mukka.
alla fine ho trovato Nerone, la mia nuova compagna di avventure.
ad ogni cavaliere il proprio destriero.
il destriero cambia nei vari momenti della propria vita.
a volte vuoi solo girare per la città in modo rapido ed efficace, altre volte vuoi sognare, altre volte vuoi viaggiare, altre una moto che sostituisca l'automobile.
in questo momento si è risvegliato il gentiluomo di ventura un pò fun and dandy che dormiva dentro di me.
la conseguenza si chiama Nerone.
dopo domitilla, vespa rossa a margherite (che dorme beatamente sotto casa aspettando il bacio incantato che la farà svegliare), dopo Drusilla, bmw nera cupa, un ottovolante a due ruote, la moto più sicura e migliore che abbia mai avuto, infine è arrivato Nerone, un ktm monocilindrico arancio incandescente!
ho consegnato la piccola Drusilla al concessionario il 9 Novembre 2007 con 81700km, 15 mesi e 23200km dopo.
per i tre mesi trascorsi in Brasile non l'ho potuta portare con me, quindi alla fine ho vissuto la mia motina solo per 12 mesi.
un anno esatto a una media di circa 2000km al mese.
il 9 Novembre 2007 contemporaneamente ho ritirato il piccolo Nerone con 27312 km all'attivo.
vedremo dove andremo a finire con questa scheggia arancio incandescente.
addio Drusilla, sono certo che farai felice qualcun'altro dopo di me.
alcune foto modificate dal mio amico ZINCO, pugliese mukkista a Roma.


lunedì 12 novembre 2007

Romeo's swing


"Pe' arivacce qui da Roma ho fatto l'autostop e 'n Francia è già m'ber pezzo che ce sto...

Ma pure da emigrato, mica so cambiato:io so' Romeo, er mejo der colosseo!

Io fermo nun ce sto, proprio nun me va!
Se domani qui sarò, oggi chi lo sa?

Forse un pò m'acchitterò e me ne andrò in città, già...

E poi laggiù tanta scena farò, ogni gatta che me vedrà dirà:

"ma che ber micione, che simpaticone, quello è Romeoer mejo der colosseo!".

Si cambio so' guai, sto bene come sto...

Io nun me lego mai, catene nun ce n'ho!

Aggregate si voi, io so andove finirai in Cina, in Perù o a Timbuctù! Ma nun baccajerai vedrai!

Chi tante storie fa, a pregà nun sto!

Tutto quello che me va... con un gesto c'ho!

Penso sempre che l'avi miei tra ruderi e mausolei

sapevano già fasse rispettà e considerà da nobbili e plebei!

tanto me da tanto godo e me ne vanto d'esse Romeo er mejo der Coloseo!

C'avrò er busto ar pincio e ar museo... eh già!"..)


sabato 3 novembre 2007

massima socratica autunnale

Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire (Socrate)

lunedì 22 ottobre 2007

castagne, foglie rosse e ricordi

questa Domenica di autunno sono stato nel ridente paesello di S.Martino al Cimino alla sagra delle castagne.
alcune grandi braci ardevano caldarroste a volontà e il vino rosso ci bagnava la gola in un esaltante mix stagionale.
sono stato a vedere alcuni amici che hanno creato una compagnia teatrale e fanno spettacoli di strada, clownerie.
ricordo una Ginevra estiva in uno squat a L'ouisine con una ragazza quando facevamo spettacoli di strada, lei con le bolas ed io con il monociclo, lei vestita da sedicente hippie ed io da tragico clown.
ricordo un autunno di tre anni fa una passeggiata sul lungo tevere con la mia adorata cagnolina ed una donna speciale.
era ottobre-novembre e avevo da poco riletto rostand, quello che aveva scritto il cyrano de bergerac.
un passaggio fuinale, un'allegoria bellissima che parla di foglie d'autunno e morte.

ROSSANA:
Son di un lieve biondo veneziano.
Guardatele cadere.

CYRANO:
Come cadono piano e bene!
E come porre, vedete, ognuna sa
nel suo breve viaggio un'ultima beltà;
e, malgrado il terrore d'imputridire al suolo,
vuol che nella caduta sia la grazia d'un volo.

è bello ricordare qualcosa che ti ha portato ad essere quello che sei.
i clown e le foglie, l'amore e le castagne.
i voli pindarici si sprecano nelle passegiate d'autunno.
tra le foglie bionde e rosse e ocra i versi venivano sussurrati nell'orecchio e subito rubati dal vento.
non sono più capace ad andare sul monociclo, ma un giorno riprenderò.
ciononostante mi sneto ancora un clown, che cerca di strappare un sorriso agli altri e di portarsi via la tristezza del mondo come fossi il pifferaio di hammelin con i topi.
la cosa che mi ha un pò spaventato sono stati i bambini.
in un paese così piccolo i clown non hanno suscitato più di qualche sorriso o una breve sguardo.
qualcuno più grande ha apprezzato, ma erano bambini di 40 anni, niente a che vedere con il pubblico storicamente target.
bambini già vissuti, con sguardi da vecchi, sorrisi maliziosi, bambini infernali, senza gioia nè innocenza, già in cerca di emozioni che appartengono ad età diverse.
allora mi sono sentito davvero un clown.
una lacrima triste è scesa lungo la gota accanto al mio naso rosso di palstica.
poi i clowns, con i soldi che hanno racimolato durante lo spettacolo, ci hanno invitati a mangiare una pizza da asporto a casa di una delle ragazze della compagnia.
mi sono sentito ti nuovo in quello squat in svizzera con gente da tutto il mondo e una ragazza con al sua tenerezza.
quella sera: emanuela, andrea, enrica, maria, fabiana, matteo, domenico, francesco, stefano, rachele ed altri che ora non ricordo vista la mia scarsa propensione a ricordare i nomi.
è stato bello abbracciarli tutti nell'andare via dalla casa per tornare a roma.
gente mai vista, persone diverse, ma un bellissimo gruppo, una fantastica compagnia teatrale riunita intorno ad un regista taciturno e fantasioso.
cyrano non è più lo stesso in questo autunno, i bambini sono cambiati, le castagne hanno un sapore diverso accanto al vino rosso viterbese.
l'amore e l'amicizia sono ancora cose belle che cambiano il volto ai posti ed ai momenti.
è bello sapere che almeno quello non è cambiato e che continueranno sempre ad esistere.

giovedì 11 ottobre 2007

lampadine zodiacali

E voi di che segno siete..
Quanti Ariete sono necessari per cambiare una lampadina...!?Solo uno, però ci vogliono molte lampadine...
Quanti Toro sono necessari per cambiare una lampadina...!?Nessuno, al Toro non piace cambiare niente...
Quanti Gemelli sono necessari per cambiare una lampadina...!?Due, probabilmente. Aspettano fino al weekend, ma alla fine la lampadina è al centro dell'attenzione, parla francese e dà luce del colore preferito a chi entra nella stanza...
Quanti Cancro sono necessari per cambiare una lampadina...!?Solo uno, ma dovrà mettersi in terapia per superare il trauma...
Quanti Leone sono necessari per cambiare una lampadina...!?Un Leone non cambia lampadine, al massimo le tiene ferme mentre il mondo gira intorno a lui...
Quanti Vergine sono necessari per cambiare una lampadina...!?Vediamo: uno per preparare la lampadina; un altro per prendere nota di quando la lampadina si è fulminata e della data in cui fu acquistata; un altro per decidere di chi è la colpa se la lampadina si è bruciata; dieci per ripulire la casa mentre gli altri cambiano la lampadina...
Quanti Bilancia sono necessari per cambiare una lampadina...!?In realtà non saprei... penso che dipenda da quando la lampadina ha smesso di funzionare... Forse uno solo è sufficiente se si tratta di una lampadina qualsiasi, due se la persona non sa dove trovare una lampadina nuova... E quale sarà la migliore...!? Molti dubbi e molte ansie...
Quanti Scorpione sono necessari per cambiare una lampadina...!?E chi vuole saperlo..!? Perchè volete saperlo..!? Siete forse della polizia...!?
Quanti Sagittario sono necessari per cambiare una lampadina...!?Il sole brilla, c'è bel tempo, abbiamo tutta la vita davanti e voi vi preoccupate per una stupida lampadina...!?
Quanti Capricorno sono necessari per cambiare una lampadina...!?Nessuno. I Capricorno non cambiano lampadine perchè con una buona e sana chiaccherata la lampadina capirà che è più logico che si cambi da sola...
Quanti Acquario sono necessari per cambiare una lampadina...!?Arrivano frotte di Acquario, in competizione tra loro, per stabilire chi di loro sarà l'unico capace di ridare la luce al mondo...
Quanti Pesci sono necessari per cambiare una lampadina...!?Perchè, è forse mancata la luce...!?

nenache a dirlo io sono saggittario ascendente pesci: la casa può anche andare a fuoco in una giornata di sole....

mercoledì 10 ottobre 2007

dell'intettitudine

non sono solito parlare di politica, nè uso ai commenti sugli attori della stessa, ma quando dicono delle gastronerie di portata colossale, non posso evitare di sputare a terra per tre volte pensando al nome del teatrante da due soldi.
non sono uso al giudizio insensato ed amo la tolleranza ed il rispetto di ogni idea, ma certe volte è impossible evitarlo.
in un paese in cui la crescita demografica è pari a zero e a seguito di questo fenomeno il sistema pensionistico sta fallendo, dove le imprese non hanno nuove leve e menti lucide sulle quali contare, dove la tassazione BELLISSIMA impedisce che qualche BAMBOCCIONE percepisca uno stipendio degno di questo nome e che gli permetta di vivere dignitosamente fuori casa.
la legislazione collegata blocca i movimenti del neolaureato e gli assicura un futuro di incertezze, di lavori a tempo determinato con salari che corrispondono a rimborsi spese, con i quali oltre a viverci non puoi permetterti di fare progetti...sempre che riesca a viverci.
In una città come roma una stanza singola costa dai 400€ in su.
la retribuzione dei neolaureati a roma, qualora essi abbiano la sorte di superare lo scoglio del primo impiego, varia dai 300€ agli 800€.
ammettendo un non fumatore, non uso agli sprechi, che si muova con i mezzi (non funzionanti) della città eterna, che paghi in media circa 100€ al mese di bollette e spese di gas, che abbia la fortuna di trovare una stanza a 400€ in una posizione abbastanza vicina al posto di lavoro da permettergli, in caso di assenza di mezzi pubblici (cosa assolutamente normale) di recarsi al lavoro a piedi o in bicicletta o volando, stiamo a 500€ solo per le spese di alloggio.
uniamo a questo almeno 60€ la settimana per il vitto (senza mangare pane e cipolle per intenderci) che sono 240€ al mese, e quindi stiamo a 740€ a cui aggiungeremo altri 60€ per l'abbonamento ai mezzi pubblici (che non funzionano), quindi siamo a 800€.
la sovvenzione per chi va a vivere in affitto, quelli che cessano di essere BAMBOCCIONI appunto, di 1000€ all'anno (!!!!!), per essere percepita deve essere legata ad un contratto di affitto, cosa che non viene fatta in caso di affitto di stanza singola.
adesso io mi domando come si possa permettere un ministro nato nel 1940, figlio dell'amministratore delegato delle assicurazioni generali, laureato in Bocconi, che si è formato tra le varie banche d'italia, d'europa e un'altra tedesca che non ricordo di chiamare i giovani d'oggi BAMBOCCIONI.
ma non capisce una mazza!
uno che ha 70 anni che cavolo ne sa dei problemi di uno di 25?
uno che guadagna abbastanza soldi per mantenere una ventina di famiglie di operai cosa ne sa della sopravvivenza nell'anno 2007 in Italia?
è delirante rendersi conto che siamo governati da persone che con la realtà non hanno nulla a che fare, che vivono nel loro mondo di ovatta adagiati nelle loro rendite spaventose, prossimi alla pensione, pronti a vivere gli ultimi anni della loro vita facendo la parte del LEone in politica.
ma cosa ce ne facciamo di uno così?
capisco che fare funzionare un paese sia un compito assai arduo, ma almeno gli insulti a chi combatte ogni giorno per costruirsi un futuro si possono risparmiare.
BAMBOCCIONI sono quelli che stanno seduti in parlamento a temporeggiare, a scaccolarsi sulle sedie di velluto del Transatlantico, che escono a cena nei mega-ristoranti e poi tutti nell'attico dell'amico tal dei tali a sniffare cocaina, preoccupandosi del proprio posto a sedere senza svolgere la propria mansione.
a me non va di essere governato da gente così.
non mi interessa che siano di sinistra o di destra o di centro o estremisti.
io, come giovane in cerca di lavoro, insieme a tutti gli altri che sono in questa condizione, noi che dovremmo pagare le tasse, che dovremmo sostenere il sistema pensionistico, il welfare, il sistema sanitario nazionale e altre di queste cose, (visto che quelli che sono in pensione queste cose non le fanno più, le imprese ci tengono a rimanere piccole perchè da medie sarebbero supertassate e cercano di evadere in ogni modo, quei quattro cervelli decenti che sforna l'italia che fuggono in cerca di un futuro all'estero...) non mi sento rappresentato nè incentivato a spendere energie in questo paese dopo una dichiarazione come quella del Ministro Padoa-Schioppa.

venerdì 5 ottobre 2007

Bonobo

Oggi ho conosciuto una nuova specie animale: gli scimpanzè Bonobo.
Leggete un pò cosa ho scoperto di questi simpatici primati.

La rive gauche, ovvero il quartiere affacciato sulla sponda sinistra della Senna, ha rappresentato per lunghi anni la dimora degli intellettuali eccentrici di Parigi, degli artisti, creativi e libertini, che rifiutavano le regole tradizionali della società, per darsi a una vita anticonvenzionale e, per l'epoca, rivoluzionaria. Anche il fiume Congo, che taglia per quasi cinquemila chilometri la foresta dell'Africa Occidentale, ha la sua rive gauche: e i suoi protagonisti vanno ricercati tra i nostri piú stretti parenti animali. Sulla sponda destra, diffusi in una vasta area che va dalla Guinea fino alla Tanzania, vivono gli scimpanzé comuni; sulla sinistra, confinati in un'area limitata della foresta del Congo, ex-Zaire, gli scimpanzé alternativi: ovvero, i bonobo. Entrambe le specie sono molto vicine all'uomo: da un punto di vista genetico, è molto difficile dire quale delle due si avvicini di piú alla nostra. Ma se tra gli scimpanzé, di fatto, si osservano tutti i difetti e le esasperazioni della natura umana, i bonobo sembrano invece adatti, come simbolo, a indicarci una possibilità diversa. Gli scimpanzé comuni conoscono infatti la sopraffazione, l'arroganza e l'assassinio: benché si tratti di creature sostanzialmente intelligenti e sensibili, capaci di sentimenti e commozione, nella loro società le vessazioni e le violenze sono comuni, più o meno quanto tra gli esseri umani. Gli scimpanzé ben conoscono la prepotenza dei maschi sulle femmine, quella degli individui dominanti su quelli di rango inferiore, o le autentiche battaglie etniche e territoriali tra gruppi diversi; devono fare i conti, qualche volta, anche con l'infanticidio, la tortura e la guerra. Non si vuol dire, con questo, che tutti gli scimpanzé siano violenti; ma senza dubbio è un fatto che per loro, come per noi, questi istinti non siano estranei. I bonobo hanno scelto un'altra via. La loro comunità è infatti libera, allegra, e del tutto pacifica. Mai è stato osservato un bonobo uccidere un suo simile. Mai è stato visto un adulto comportarsi in modo aggressivo con un piccolo, che fosse o no un suo familiare stretto. Nessun maschio compete ferocemente con gli altri per il possesso di una femmina; del resto, nessuna femmina accetterebbe di porsi come passivo premio in palio per il vincitore. E soprattutto, i bonobo hanno collaudato una tecnica efficacissima per risolvere conflitti e tensioni: riderci sopra facendo l'amore. Il bonobo è forse l'unico animale, oltre all'uomo, a fare sesso ogni volta che lo desidera, indipendentemente dall'istinto riproduttivo e dalla fertilità della femmina. Ma per questi nostri disinvolti cugini il sesso non è una componente specifica dell'esistenza, separata dal resto: esso permea qualunque aspetto della loro vita, assumendo un ruolo di primo piano in ogni forma di rapporto sociale. I bonobo fanno sesso per capirsi, per consolarsi, per far pace dopo un litigio, per rilassarsi dopo un'impresa faticosa; fanno sesso anche senza arrivare ai rapporti completi, inventandosi una gamma incredibilmente fantasiosa di giochi erotici e carezze audaci; lo fanno sia eterosessuale sia omosessuale, in coppia, da soli o in gruppo; lo fanno per incoraggiamento, per amicizia, o per gioco. I maschi stemperano con gesti e contatti erotici la tentazione di aggredirsi e di competere tra loro; le femmine cementano con abbracci e strofinamenti molto espliciti i loro forti legami di sorellanza morale, che sono alla base dell'equilibrio del gruppo. Tra i bonobo, nessun maschio è sicuro di quali siano i figli propri; nessun maschio, quindi, aggredisce o molesta i piccoli, e tutti sono disposti ad aiutare e a difendere qualunque cucciolo del gruppo. Maschi e femmine si muovono insieme, in assoluta parità, formando piccoli gruppi per andarsene in cerca di cibo durante il giorno; poi si riuniscono per passare la notte tutti vicini, su rifugi costruiti sugli alberi, in una grande comunità che può contare anche più di cento individui. Se due gruppi diversi si incontrano e puntano allo stesso albero da frutta, invece di combattersi si accolgono e fanno amicizia attraverso contatti sessuali, e poi si spartiscono il cibo in pace. Non si vuol dire che i bonobo non litighino mai: ma lo slancio fortissimo verso la collaborazione e la condivisione delle risorse riesce sempre a smorzare ogni scontro, e a evitare che gli screzi degenerino in modo cruento.

Fare l'amore, non la guerra, quindi: vista la straordinaria capacità dei bonobo di mantenersi pacifici e rilassati, sembra che il consiglio funzioni! Maschi e femmine sono quasi uguali nelle dimensioni e nella forza fisica; gruppi di individui dello stesso sesso - le femmine molto più dei maschi - stabiliscono forti legami di alleanza e collaborazione tra loro, ma questo non sfocia mai nella contrapposizione o nell'astio tra i due sessi. Al contrario, i fortissimi legami tra madri e figli, che si mantengono per tutta la vita, anche quando il figlio è adulto, influenzano i rapporti tra maschi e femmine più di ogni altro fattore: è la gerarchia che si stabilisce tra le femmine a guidare quella dei maschi, e sono i figli delle madri più autorevoli a guadagnarsi ruoli di rispetto tra i loro compagni. Agli occhi umani, la cooperazione e l'affetto tra maschi appariranno naturali, perché di norma i maschi del gruppo sono tutti consanguinei stretti; ma i legami ancora più forti che si stabiliscono tra le femmine possono invece stupirci, dato che le femmine adulte di una stessa comunità non sono quasi mai imparentate tra loro. Solitamente, infatti, per evitare eccessivi incroci tra consanguinei, le giovani femmine che si avvicinano all'età fertile migrano verso altri gruppi; là ricominciano da capo ad allacciare rapporti sociali, prima con le femmine più anziane e poi con i maschi, sempre usando il sesso e la cooperazione come linguaggi privilegiati. Soltanto dopo qualche anno, e soprattutto dopo aver messo al mondo il primo figlio, saranno integrate appieno nella nuova comunità; se le alleanze tra maschi sono, in qualche modo, innate, possiamo dire che quelle femminili sono ricercate e costruite apposta, con pazienza, con forza e con decisione. Le femmine diventano fertili attorno all'età di dieci anni, e mettono al mondo il loro primo figlio qualche anno dopo; come gli esseri umani, partoriscono un solo piccolo alla volta, molto raramente due. L'allattamento e le cure materne durano a lungo e le nascite sono intervallate anche di cinque o sei anni; le sorelle maggiori si esercitano ad accudire gli ultimi nati, e i legami fraterni tra i diversi figli della stessa madre rimangono stretti anche dopo l'infanzia. Qualcuno ha visto nella società dei bonobo quanto di più si avvicini, in natura, a una certa idea di società matriarcale, che non siamo sicuri sia mai stata realizzata in qualche comunità umana. Naturalmente, ha i suoi pro e i suoi contro, e non si vuole qui proporla come modello assoluto! Il punto importante è che i bonobo smentiscono clamorosamente l'idea che guerra, sopraffazione e legge del più forte siano iscritte indelebilmente nella "nostra natura". Se le due specie a noi più simili, apparentemente quasi uguali tra loro, hanno comportamenti così diversi, vuol dire che il ventaglio delle possibilità è molto ampio, e che da ogni esempio può valere la pena di imparare qualcosa! L'unica minaccia che incombe su questa specie, testimonianza preziosa dei nostri legami con la natura... siamo proprio noi stessi. Guerra, bracconaggio e deforestazione selvaggia minacciano drammaticamente l'habitat dei bonobo, ridotti ormai a poche migliaia. Tutte le altre grandi scimmie antropomorfe, (scimpanzé, gorilla, orango) sono a rischio di estinzione, ma la situazione del bonobo è la più critica di tutte. Alcuni studiosi ritengono che scimpanzé (Pan troglodytes), bonobo (Pan paniscus) e uomo (Homo sapiens) siano tanto simili da non poter giustificare in nessun modo la loro classificazione in due generi diversi (Homo e Pan). Secondo questo punto di vista, l'identità profonda delle tre specie, che si decida di chiamarla Pan o Homo, deve essere riconosciuta come uguale; l'uomo sarebbe così la terza specie di scimpanzé, la più fortunata, gravata dunque del serio impegno morale di salvare le altre due. Adoperarsi per non lasciar scomparire il nostro parente più stretto, simbolo vivente di una possibile riconciliazione con la nostra natura, potrebbe essere una sfida etica davvero importante per l'uomo. E poi, etica a parte, il mondo non sarebbe un po' meno divertente senza i bonobo?

In conclusione: voglio smetere di essere un Homo Sapiens e trasformarmi del tutto in BONOBO!!!C'è anche un tipo di musica dedicata al Bonobo-style! http://www.bonobomusic.com/bonobo/news.php

martedì 2 ottobre 2007

purceddu sardo 2007

In occasione del primo raduno LC4 siamo andati in Sardegna a mettere le ruote un pò fuoristrada.
Lì ho conosciuto un sacco di nuovi amici: Matteo, Enrico, Umberto, Alessandro, Stefano, l'altro Stefano, Bruno, Nicola e Luca.
Traghetto da Civitavecchia il Giovedì notte per essere la mattina del Venerdì a Olbia e ritorno la Domenica notte per arrivare il Lunedì mattina.
due notti in un agriturismo nel ridente paesello di Seulo, assolutamente perso nell'interno delle montagne sarde, tra purceddu e mirto, con capre e mucche che vivono allo stato brado.
facciamo circa 270 km di strada per arrivare al punto di incontro stabilito con i locali all'agriturismo.
penso che il rettilineo più lungo siano stati due km; tutto il resto erano curve e controcurve: sembrava di stare sull'ottovolante a eurodisney!!!
protagoniste della piccola avventura: 5 ktm lc4 adventure, una husaberg 450, due bmw f650gs parigi dakar e la mia mukka!
appena ci incontriamo ci accordiamo per un piccolo giro di riscaldamento in fuoristrada: che gusto a mettere le ruote della possente mukka dove skeggiano le leggere monocilindriche!
inutile dire che la mukka viene immediatamente trasformata in "panzer-division" adibita a trasporto viveri per la comitiva, benzina di risevra, traino mezzi in difficoltà, etc...
una sorta di jeep al seguito!
un pò di foto:

nella vedetta della guardia forestale "vedetta naida"

Alessandro e l'orizzonte
l'uomo e la sua mukka

Stefanino ed il bombardino
ginginacchi e ghigno
la cavalletta di bruno che si è arrampicata dove osano le aquile
il mitico Umberto ed il suo ritorno all'enduro
mukke al guado!
mukka-attak!
gingi guarda i bimbi che si divertono dall'alto della sua "ghigno"
ma quanto mi sto divertendo!

Le altre foto le trovate qui: http://community.webshots.com/user/elleciquattro

martedì 18 settembre 2007

maialino simbruino 2007

se avessimo le ali, potremmo volare
se fossimo giganti, calpesteremmo le montagne
se fossimo immortali, vivremo per sempre
se non avessimo limiti, non potremmo superarli
a distanza di un anno dal mio ritorno all'attività enduristica posso tirare qualche piccola somma.
moto da 250kg eppure si fa off road.
fisico non più splendente eppure sostengo una giornata di off
tecnica in via di miglioramento: non si va in appoggio con il piede con una moto che sembra un pachiderma, ma si guida di gas.
vince chi apre di più la manetta. :-)
sul ghiaione come nel fango.
la cosa più divertente è andarci senza gomme tassellate, ma con le gomme da strada. :-)
progetti per il futuro: imparare a montare le gomme adatte.

venerdì 14 settembre 2007

moglie 1.0 versione senza upgrade

Ragazza 6.0 e Moglie 1.0 Prove comparative
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L'anno scorso un mio amico ha effettuato l'aggiornamento da Ragazza 6.0 a Moglie 1.0, ed ha scoperto che quest'ultima ha una tale occupazione di memoria da lasciare pochissime risorse di sistema per altre applicazioni. Egli ha anche notato che Moglie 1.0 ha la tendenza a generare processi-figli, che consumano ulteriori preziose risorse. Vi è inoltre un altro fenomeno negativo, non indicato sulla documentazione del prodotto, la cui probabile presenza era stata ravvisata da altri utenti. Non solo infatti, Moglie 1.0 si installa in modo tale da essere lanciata per prima all'inizializzazione e controllare così tutte le attività del sistema; inoltre, come lui ha avuto modo di scoprire, alcune applicazioni come PokerNotturno 10.3, Ubriacatura 2.5 e NotteAlPub 7.0 non riescono più a partire, mandando in stallo il sistema appena lanciate, anche se esse funzionavano perfettamente prima dell'installazione di Moglie 1.0. L'applicazione Calcetto 2.2 inoltre funziona a tratti. All'installazione, Moglie 1.0 installa anche alcuni "Plug-in" indesiderati come Suocera 55.8 e Cognato in versione beta. Di conseguenza, le prestazioni del sistema decadono inesorabilmente con il passare del tempo. Ecco alcune caratteristiche che sarebbero gradite nella versione 2.0 di Moglie: un pulsante "Minimizza" o "Disabilita Temporaneamente"; un pulsante "Dacci un taglio" o "Vatti a fare un giro"; un programma di disinstallazione che, senza perdite di tempo e di risorse, permetta di rimuovere Moglie 1.0 senza conseguenze future sulle funzionalità del sistema; un'opzione che consenta di far funzionare il gestore di rete in modo promiscuo, consentendo di fare un uso maggiore della funzionalità di prove hardware. Personalmente, per evitare i problemi causati da Moglie 1.0, ho deciso di installare piuttosto Ragazza 7.0. Anche così, comunque ho avuto parecchi problemi. Apparentemente è impossibile installare Ragazza 7.0 direttamente su Ragazza 6.0; occorre prima disinstallare Ragazza 6.0. Altri utenti mi hanno detto che si tratta di un bug di vecchia data. Da prove effettuate mi sembra che le due versioni di Ragazza entrino in conflitto nella gestione delle porte I/O. E' strano che non abbiano ancora corretto un errore così evidente. Cosa ancora peggiore, il programma di disinstallazione di Ragazza 6.0 non funziona bene, lasciando alcune "fastidiose tracce" nel registro del sistema. Ma il fatto più fastidioso è che tutte le versioni di Ragazza aprono continuamente una finestra di dialogo che decanta i vantaggi del fare l'aggiornamento a Moglie 1.0.
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Avviso di Bug
Moglie 1.0 ha un bug non documentato. Se si prova ad installare Amante 1.1 prima di disinstallare Moglie 1.0, Moglie 1.0 cancella senza possibilità di recupero i file Soldi.DLL e Casa.DLL prima di effettuare l'auto-disinstallazione. Quindi Amante 1.1 si rifiuterà d'installarsi, segnalando la mancanza di risorse di sistema. Possibili soluzioni: per cercare di evitare questo problema, provate a installare Amante 1.1 sotto un diverso sistema operativo e non lanciare mai applicazioni di trasferimento file comeLaplink 6.0. Attenzione anche a simili applicazioni shareware che possono portare virus in grado di contaminare Moglie 1.0. Un altra soluzione potrebbe essere quella di eseguire Amante 1.1 tramite un provider Usenet sotto un account anonimo. Una volta ancora, attenzione ai virus che possono essere accidentalmente scaricati da Usenet.
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Suggerimenti del Supporto Tecnico
I problemi evidenziati sono sperimentati da molti utenti di Moglie 1.0, ma sono dovuti soprattutto a un importante errore di valutazione. Molti aggiornano Ragazza 6.0 in Moglie 1.0 pensando che Moglie 1.0 sia un pacchetto di Utilità e Intrattenimento. In realtà, Moglie 1.0 è un sistema operativo, progettato dal suo creatore per eseguire ogni altra applicazione. È improbabile che si riesca a ripulire dai bug Moglie 1.0 e ritornare alla vecchia situazione con Ragazza 6.0. File operativi nascosti all'interno del sistema farebbero sì che Ragazza 6.0 emulasse Moglie 1.0, per cui non ci sarebbe nessun vantaggio per l'utente. È impossibile disinstallare, cancellare o ripulire i file di programma dal sistema operativo una volta che lo si à installato. Non è possibile ritornare a Ragazza 6.0, perché Moglie 1.0 non è progettata per permetterlo. Alcuni utenti hanno provato a installare Ragazza 7.0 o Moglie 2.0, ma alla fine si sono imbattuti in problemi ancora maggiori di quelli del sistema originale. Si vedano le voci "Avvisi - Alimentazione / Mantenimento dei processi figli" nel manuale. Consiglierei di conservare Moglie 1.0 e confrontarsi con la situazione. Suggerisco l'installazione del programma residente C:\SI CARA per alleviare l'appesantimento del software. Io stesso ho installato Moglie 1.0 e la mia esperienza mi porta a suggerirvi di leggere l'intera sezione del manuale sulle General Partnership Faults (GPF), errori generali nel collegamento. La licenza prevede che l'utente si debba assumere tutte le resposabilità per i difetti e i problemi che si verifichino, indipendentemente dalla loro causa. La migliore linea di azione sarà quella di dare il comando C:\MI DISPIACE. In ogni caso, è meglio evitare l'uso eccessivo di C:\SI CARA perché porterà alla conseguenza di dover inserire il comando C:\MI DISPIACE all'avvio del sistema per riuscire a farlo funzionare correttamente. Il sistema dovrebbe continuare a funzionare tranquillamente fino a che l'utente continua a assumersi la responsabilità di tutti i GPF. Moglie 1.0 è un ottimo programma, ma è impegnativo da mantenere. Valutate la possibilità di acquistare software aggiuntivo per aumentare le prestazioni di Moglie 1.0: io raccomando Fiori 3.1 e Diamanti 2000. Non installate invece, per nessuna ragione e in nessuna circostanza, Segretaria in Minigonna 3.3: non è un'applicazione supportata da Moglie 1.0 e può causare con grande probabilità danni irreversibili al sistema operativo.
Buona fortuna, il Supporto Tecnico

domenica 9 settembre 2007

sogni tra le zebre ed i kudù

mi sta venendo una pazza idea....sempre la stessa poi, ma prende sempre più forma...il mio viaggio leggendario...in moto per l'africa...querllo che mi rende sempre più simile a corto maltese ed alle galanti avvenure sentimentali tra i tropici e il contrabbando.17.000 km in viaggio da Città del Capo a Milano.
South Africa, Namibia, Botswana, Zambia, Tanzania, Kenya, Etiopia, Sudan, Egitto, Giordania, Siria, Turchia, Grecia e Italia.
Sto concretizzando.
E' una terribile presa di coscienza.
Ma quanta adrenalina!

lunedì 3 settembre 2007

"Não deixe o samba morrer" pra os amigos brasilenhos

Omenajem pra meus amigos do Brasil: Aldo, Stephane, Carlos, Paolo, Claudia, Barbara.
Uma lembrança das noites pasadas nas samberias juntos a bailar y beber cerveja e pinga.
Pra eles meu ultimo pedido de Italia:
Não deixe o samba morrer
Não deixe o samba acabar
O morro foi feito de samba
De samba pra gente sambar

Quando eu não puder pisar mais na avenida
Quando as minhas pernas não puderem agüentar
Levar meu corpo junto com meu samba
O meu anel de bamba entrego a quem mereça usar

Quando eu não puder pisar mais na avenida
Quando as minhas pernas não puderem agüentar
Levar meu corpo junto com meu samba
O meu anel de bamba entrego a quem mereça usar

Eu vou ficar no meio do povo espiando
Minha escola perdendo ou ganhando
Mais um carnaval
Antes de me despedir
Deixo ao sambista mais novo
O meu pedido final
Antes de me despedir
Deixo ao sambista mais novo
O meu pedido final

Não deixe o samba morrer
Não deixe o samba acabar
O morro foi feito de samba
De samba pra gente sambar

Não deixe o samba morrer
Não deixe o samba acabar
O morro foi feito de samba
De samba pra gente sambar

Quando eu não puder pisar mais na avenida
Quando as minhas pernas não puderem agüentar
Levar meu corpo junto com meu samba
O meu anel de bamba entrego a quem mereça usar

Quando eu não puder pisar mais na avenida
Quando as minhas pernas não puderem agüentar
Levar meu corpo junto com meu samba
O meu anel de bamba entrego a quem mereça usar

Eu vou ficar no meio do povo espiando
Minha escola perdendo ou ganhando
Mais um carnaval
Antes de me despedir
Deixo ao sambista mais novo
O meu pedido final

Antes de me despedir
Deixo ao sambista mais novo
O meu pedido final

Não deixe o samba morrer
Não deixe o samba acabar
O morro foi feito de samba
De samba pra gente sambar

Não deixe o samba morrer
Não deixe o samba acabar
O morro foi feito de samba
De samba pra gente sambar

massima del 3 Settembre

Muore il bue e l'asinello
muore la vacca ed il vitello
muore la gente piena di guai
ma i rompicoglioni non muoiono mai

sabato 1 settembre 2007

afa boreale

mi sveglio sapendo che è l'ultimo giorno a sao paulo do brasil.
sigillo le valige, accompagno l'amico Paolo a trovare uno stewart dell'air france che una volta al mese fa la rota nice-sao paulo e, dopo pranzo, mi accompagnano insieme a prednere l'autobus per l'aeroporto in rua frei caneca.
l'autobus non arriva, ma vedo una coppia di ragazzi che aspettano lo stesso bus.
propongo una contrattazione per andare insieme a prendere un taxi per l'aeroporto.
il biglietto del bus costa 27R$ a testa, contratto con il tassinaro 35R$ a testa e si parte.
siamo solo io e una ragazza di torino che si chiama arianna a prendere il taxi.
molto simpatica questa produttrice cinematografica torinese.
oltre che indubbiamente carina. :-)
ci facciamo imballare la valigia con il celofan (era talmente piena la mia che temevo un'esplosione al mmento sbagliato)
attendiamo insieme il volo per amstedam e ci sediamo vicini a chiacchierare per questo lungo volo.
la cosa più tenera di questaragazza è stata quando mi ha mostrato la foto del suo cane...mi è venuta in mente la mia piccola erica che non vedo da tanto tempo... e le circostanze che mi hanno portato a separarmi da lei.
nel mezzo della notte mi viene un principio di crisi dipanico perchè da circa 5 ore non mi alzavo dal sedile, le due ragazze ai miei lati si erano addormentate e non potevo uscire senza svegliarle!
dormivano tanto bene!
uno che soffre di insonnia come me non può che rispetare due persone che dormono tanto bene...
morale, facendo ricorso a tutto il mio self control riesco a dominare il panico incipiente e torno tranquillo: grande carlo!
arriviamo ad amsterdam e ci separiamo: arianna andrà a farsi un giro per la bella città sospesa sulle acque in attesa del suo aereo per milano dove la macchian dei genitori la aspetta per portarla a torino (nel paesino di san paolo, appunto), mente io mi avvio verso il gate che apre sul volo alitalia verso la città eterna.
cerco di fare una foto a me ed arianna prima di seprararci e forse non rivedersi, ma la batteria della macchina fotografica è scarica: peccato, ma non si forzino gli eventi.
quanto avrei voluto tornare a fare due passi per amsterdam...
arrivo a roma alle 16 dopo 18 ore di estenuante volo, sudato fracico perchè roma mi accoglie con 40° e un'umidità al 90%.
diego mi viene a prendere con la sua macchina rosso pomodoro e mi porta a casa dove la mia mamma mi accoglie.
è venuta fino a roma per aprirmi la casa: cosa sarebbe il mondo senza la mamma!
rivedo la mia piccola vespetta domitilla addormentata nel parcheggio sotto casa accanto alal sorella grande drusilla.
con la nera drusilla ci scambiamo uno sguardo di intesa: sa che dovrà portarmi a fare un lungo viaggio adesso; on the road to damasco!
domitilla vecchiettina mi guarda dal suo bel faro rotondo con le margherite invecchiate sulla carrozzeria: sa che non se ne andrà mai dalla mia vita, mentre la nera drusilla probabilmente verrà sostituita con una scattante velocista tedesca tuttoterreno.
non ancora arrivato a roma del tutto e sto già pensando a ripartire!
anche perchè so che saranno le mie prime vacanze dopo 19 mesi e soprattutto prima di incominciare a lavorare di nuovo.
quindi adesso parte la pianificazione per il possibile viagio grecia-turchia-sira.
primopasso: il visto all'ambasciata siriana che si trova di frotnealla scalinata del campidoglio.
:-) globe trotter!

sabato 25 agosto 2007

insonnia di una notte di mezza estate

orami é arrivato quasi il momento di salutare il Brasile.
i succhi di acerola e laranÇa, di goiaba, di mamao papaya...
il mate gelato con l´ananas frullata e la menta...
il venerdí con gli amici ed il sabato a ballare samba "não deixe o samba morrer..."
il lunedí in ufficio a chiamare qualche impresa sperando che lasci andare un pó di informazioni e cercando sempre di fregarla :-)
lascio il sole della primavera incipiente brasiliana per la fine dell´estate europea...l´inverno piú lungo della mia vita.
questo modo diverso di vivere, con le puttane lungo la strada di casa che ormai mi riconoscevano (non come cliente, ovviamente) e i ragazzini che consegnano la pizza che lavorano con lo zaino di polistirolo con dentro le pizze sulle spalle correndo su e giú per le strade di sampa.
tra le mille contraddizioni che vanno dai neri giapponesi con gli occhi azzurri, alle ragazze bianche ricche ed annoiate, passando per la gioia de la cidade baixa ed il colore delle sale di samba, le case con le guardie armate ala porta ed il filo perimetrale elettrico, le auto con i vetri oscurati e la carrozzeria blindata, alle favelas.
si rischia di perdersi in una cittá inospitale con le sirene nella notte e l´odore di polvere da sparo nella prima mattina.
nonostante tutto ció il pensiero di andarmene mi rende insonne.
mi sento come un cacciatore che, dopo avere aspettato per giorni nascosto in un cespuglio, senza lavarsi e senza mangiare, alla fine ha sparato il suo colpo ed ucciso la sua preda.
una volta uccisa, mentre si avvicina ad osservare la bestia morta, guarda con riverenza l´animale, una sorta di tristezza mista ad ammirazione e lascia cadere una lagrima sulla propria guancia in segno di rispetto.
e quando sará ora di salire sull´aereo, allora forse passerá l´insonnia con quella lagrima che cadrá e l´impressione di voltare pagina un´altra volta per iniziare un nuovo viaggio.

lunedì 13 agosto 2007

Umberto Galimberti

"..Qui cade la differenza instaurata da Freud tra il principio di piacere (infantile) e principio di realtà (adulto) che non è negazione del piacere, ma suo "differimento", perchè non tralascia la cura di uomini e cose, ma cerca il piacere attraverso questa cura, fattore essenziale di ogni vicenda umana.Quindi congedo dalla non-curanza, per abituarci a "prenderci cura" dei nostri piaceri, non nella forma "an-estetica" della soddisfazione immediata come fanno i bambini, ma in quella "estetica" nell'accezione greca dell'"aistesis" o sensazione, che percorre la gamma che dal "sensibile" giunge al "bello"

after Brasil...where will I travel to?

I hope that in the second half of september I will have two holyday weeks.
where could I travel to?
the only I know is that I will travel by motorbike.
I'd like to visit Istambul and Damasco, but also Praha, Krakov and Varsav.
And the last monkey which made me spacin'out is "le parc national des cevennes", in France

it fills among Langue d'Oc, Roussillon, Rhone...and at the same time I could go to Nizza looking for one match of the Rugby World Cup....That seem really cool...every night the monkey come in my dreams and says "fancy a trip?" I must kill her....a really bastard inside primate walking on my shoulders. I want to come back to Italy! It's 19 months I don't have holyday! I need to relax...nature, motorbike, having good moments with a cup of wine...is so cool to reach something you have been desiring for a such long time...will be a great trip, I just know!

domenica 12 agosto 2007

pensieri al maestrale

come si chiama il vento che soffia da nord? mia nonna, gentile signora di un paese di mare, lo chiama Maestrale e dice che porta freddo.
ma qui siamo dall´altra parte del mondo, nell´emisfero sud, per cui il vento che vien da nord corrisponde a quello che in europa viene da sud e dovrebbe portare caldo.
temo di essermi smarrito in quel giardino incantatop dove un giardiniere molto anziando cura le sue "rose dei venti".
con cura le pota, innaffia e le regala a tutte le signore che gli donano un sorriso, dai 3 anni fino ai 100.
e lui non smette di curare ed innaffiare le rose che si girano come banderuole al soffio di venti che riportano avventure passate ed eventi futuri, mescolati con un presente che sfugge.
un amico argentino scopre, all´etá di 42 anni, di avere un figlio di 19 anni che lo vuole conoscere.
la madre non gli ha mai detto che aveva avuto un figlio da lui per paura della sua reazione, mentre l´amico argentino é felice.
ed ora corre nella sua grande patria con sus boludos e suo figlio a conoscere la storia di questo ragazzo nelle cui vene scorre il sangue dei suoi avi.
e continua a soffiare questo vento di maestrale nel sud del mondo.
che altre storie ci racconta?
una ragazza dell´interno dello stato di sao paulo, da una cittadella che si chiama Riberao Preto, si innamora perdutamente di un ragazzo della sua stessa etá, vent´anni.
e se ne vanno insieme a cercare la vita nella grande cittá.
lui con il suo studio di registrazione e lei con la sua passione per il canto lirico.
e continua a soffiare il vento di maestrale nel sud del mondo.
ricordo in versilia da bambino sulla spaiggia il vento scirocco, che tirava dalla siria a sud est e portava mal tempo.
c´era anche il libeccio da su ovest che portava sempre mal tempo.
il maestrale era la calma, la tranquillitá.
la tramontana il vento della sera.
un amico a trieste racconta la storia della bora che soffia impetuosa tra le strade della cittá di mare.
io invece mi siedo con un caffé, un libro a guardare la strada ed aspettare che il vento cambi e torni a spingere la mia vela.
forse torneró a casa.
forse andró da qualche altra parte.
l´importante é muoversi.
e la vita svolge la sua matassa seguendo la direzione del vento.
ascolteró nuove lingue e nuove piccole storie di gente comune mi saranno narrate.
tutta la cultura del mondo si svolge sotto la torre di babele.

venerdì 10 agosto 2007

long way monkey


all'improvviso mi è scattata una scimmia.
ho scoperto che ho tute le carte in regola per fare fagotto e partire per un lungo viaggio in moto.
lungo un anno o due per intenderci.
ed ora sono vittima di un dubbio di quelli che si declamano con il teschio del padre nella mano destra e il dorso della sinistra sulla fronte "to be or not to be, that's the question! wether this nobler in the mind to suffer..."
nel frattempo leggete cosa scrive il mio amico alessio, motociclista appassionato, di ritorno dopo 2 anni in africa a zonzo.

non serve vincere l'enalotto per fare un viaggio di questo tipo. Un giro di un anno o due anni in Africa o in Sudamerica a bordo di una moto costa quanto una macchina o anche meno se la macchina in questione ha i cerchi in lega l'assetto ribassato. Un giro per uno splendido parco naturale di due o tre giorni costa come 4 serate in discoteca a Jesolo e tutto quello che ho fatto nell'ultimo anno mi e' costato meno degli affitti che pagavo quando lavoravo a Milano e poi a Roma...Come ha detto Reato "non e' tutto oro quello che luccica" e alcune volte capita di passare piu' tempo nelle inquinatissime capitali africane (scrivendo di malavoglia degli articoli per delle riviste che non legge nessuno) che a contatto con la natura. Questo naturalmente per mia scelta perche' mi rifiuto di viaggiare troppo low budget e mi servivano delle entrate per arrotondare (perche' poi non si capisce nulla di quello che si vede se non ci si prende il proprio tempo e non si chiacchiera anche con gli africani ricchi nei locali di lusso o se non si offrono un paio di birre a qualche militare genocidario). Detto cio', se uno e' disposto a viaggiare tirato e a fare tante rinunce (mai un museo, mai un albergo con l'aria condizionata, mai un cinema, mai un espresso illy al bar dell'Hilton di Lome' o mai un succo di arancia appena spremuto nel lounge bar dello Sheraton di Libreville) allora stai sicuro che per fare un viaggio di questo tipo basta vendere la propria collezione di CD musicali su ebay...Mi permetto ovviamente di fare questo discorso su un forum di motociclisti, partendo dal presupposto che uno abbia almeno una cameretta nella casa della mamma dove lasciare i propri libri, abbia un computer e due lire che avanzano per comprare una maglietta firmata. Insomma parto dal presupposto che non stiamo parlando di persone che vivono i baracche di lamiera nella periferia industriale di una grande citta' italiana.Se oltre a quello che ho detto uno ha anche una casa in centro a Milano o a Roma , basta affittarla! Visto quello che pagavo io, non mi stupirei se i miei padroni di casa fossero in giro per il mondo in barca a vela...ma in fondo questo e' uno sfogo...


ed ancora:


sei hai 800 euro al mese, benvenuto in Africa.la facciamo semplice: oggi, 800 euro sono 1029 dollari. con 30 dollari al giorno di media non ti manca nulla, quindi ti avanzano anche 129 dollari al mese per le emergenze e per comprare degli ippopotami di legno che non devono mai mancare sulla scrivania accanto al computer.per la cronaca un ippopotamo di ebano da 5 chili costa 10 dollari dopo un'estenuante giornata di contrattazione. per quanto riguarda la benzina, se non vai in Algeria o in Libia dove costa meno dell'acqua di rubinetto, il carburante costa circa un dollaro al litro. con un litro fai circa 15 chilometri. con 10 litri ne fai 150. con venti litri 300. Hai speso 20 dollari in un giorno. Tanti? Si, troppi. Allora ti fermi in un villaggio, chiedi il permesso al capo villaggio e pianti la tua tenda per due giorni. In cambio del tuo soggiorno nel villaggio, paghi al capo l'equivalente di due dollari e gli regali la tua vecchia maglietta con la scritta Oviesse (italian style, cool!!!) .Passi nel villaggio due giorni (non di piu' perche' o sei un antropologo o poi vorresti ucciderli tutti per come li vedi trattare donne, bambini e animali) e a quel punto il budget per il terzo giorno e' gia' miracolosamente salito a 90 dollari - 2 dollari pagati al capo villaggio - 1 dollaro per le pastiglie che purificano l'acqua del fiume - 3 dollari di scatolette di tonno che ti sei mangiato mentre stavi al villaggio con il pane o la polenta che ti hanno venduto loro a un dollaro - 3 dollari che spenderai per comprare una maglietta Adidas di fabbricazione cinese nella prima citta' in cui arrivi perche' quella della Oviesse l'hai data via. Totale per il terzo giorno dunque 90-9= 81 dollari. Ti escono la benzina per altri 300 km (20 dollari), l'albergo con l'aria condizionata (20) dollari) e anche un kebab dal libanese all'angolo (1 dollaro). con i 40 dollari che ti avanzano compri 1 ippopotamo di legno (10 dollari) e lo spedisici a casa con la posta normale (30 dollari).che vuoi di piu'vuoi i visti?eccoteli:NON FARLI IN ITALIA. NON VISITARE MAI IL SITO ACI VIAGGIARE SICURI. I visti in Italia costano di piu' di quanto li pagheresti paese per paese. L'Aci ha evidentemente assunto un gruppo di comici come analisti e scirve delle cazzate che fanno "bum" come al carnevale di Rio. Un visto costa da 0 a 60 dollari e lo fai nella capitale del paese in cui stai viagiando quando hai deciso di andare nel paese successivo. Se il visto non costa nulla, bene. Se costa 60 dollari stai due giorni nel villaggio o in riva al mare con i pescatori (come gia' detto) e poi fai il visto. Quando stai in citta', ovviamente trovati un campeggio in periferia o anche fuori tanto sei in moto e non hai problemi di trasporti.Il vero problema e' passare il confine. Il prezzo dipende da quanto "puzzi" d'Africa. Dopo vari viaggi nel continente e questa permanenza annuale non mi chiedono quasi mai nulla. All'inizio la polizia si inventava puttanate clamorose per spillare soldi al turista bianco. Se non parli francese costa di piu'. Se parli francese costa meno. Se sei in moto e parli francese ricordati che i poliziotti africani sono tamarri. Tu viaggi su una moto arancio che fa un casino infernale, hai un casco da enduro e gli occhiali da sole. Sei piu' tamarro di loro. Fatti riconoscere. Sii piu' tamarro di quanto saresti al bar di casa tua. Dimostrali che puoi perdere tutto il tempo che vuoi. Alla fine passerai senza pagare una lira. Unica vera raccomandazione, non litigare mai, racconta barzellette e fai vedere che ti diverti anche quando inizi a fiutare l'odore del sangue.IL CARNET DE PASSAGE A DOUANE non e' necessario per la maggior parte dei paesi africani. Al massimo ti fanno un Laissez passer temporaneo dai 10 ai 30 dollari (due giorni in villaggio subito dopo).Infine annusa l'aria: quando incontri altri italiani che lavorano nel mezzo della foresta pluviale ti verra' offerto caffe' Lavazza, cibo e tante chiacchiere su come si arriva in Africa ecc ecc ecc. Tutto gratis.manca qualcosa?Fermatemi prima che la mia logorrea prenda altro spazio su questo forum... adesso che ha smesso di piovere sono bloccato a Cape Town per aspettare che arrivi un nuovo albero a camme: 300 dollari, 10 giorni in villaggio...


di fronte a contratti a progetto, cancro a 40 anni, senza legami, senza nulla a fermarmi, giovane e con già un pò di esperienza lavorativa alle spalle...ma cosa mi ferma?
probabilmente il fatto che in questo momento non ho i coglioni per farlo!
ma mi viene un magone vedendo queste foto....

lunedì 6 agosto 2007

lo dificil que è sobrevivir no brasil

Todavia intento recuperar-me depois de un jantar que fizimos el sabado en casa de Claudia.
We cooked togheter a brasilian version of Maccaroni with mayonnaise and ham...I know italian ones are disgusting reading about the union among pasta,mayonnaise and ham, but I can finally say that was not too bad.
Luckily the mexican guy brought italian ham, salami, gruvyere cheese.
Magically appeared the fantomatic garlic cream that made us less sociable....
Many bottles of wine from chile and argentina drove us to the end of the night dancing in the living room at the samba rythm.Magicas discusiones sobre las "uniaoes estavles", algo parecido a un casamento, pero sin boda.
La samba lussuriosamente ci trasporta verso il ridente quartiere di Villa Madalena dove concludiamo la serata con un bicchiere dell'addio per l'amico francese e il messicano che partono verso le loro vacanze in francia ed in giro per il sudamerica.
Por desgracia no van a volver antes de mi departida, entonces fue una despedida general.
La mota de la fiesta foi "Vive la France!!"...quien sabe porque...
é uma lastima que se foran embora os dois loucos.
agora so tenho que trabalhar ate finais de agosto, pesquisando um distribuidor pra la empresa.
ayer foimos a un shopping con el mexicano y comprei zapatos de gymnansia y banhador pra voltar a correr e nadar em previsao de minha viajem em moto a la volta na Italia.
To my great new friends Aldo and Stephane I can only say "see you soon".
Maybe they will come to visit me in Rome the real capital of the whole world.
All the roads come to Rome...

giovedì 2 agosto 2007

Babel Tower - todo el mundo se queja


o mundo tudo queixando-se porque no escrivo esperanto no sentido q esperamos que nos entendemos.
by now I'll try to mix every language I know to machen das schneller da capire.
acho que la pèayoria das pessoas nao van a entender rien de queleque j'e escrivou dans cette post.
thaithela fare una cosa più comprensibile, que toda la gente possa entender-me, mais acho q nao va a acontecer.
Now we are really under babel tower in a babylonian situazione.
grotescamente neanche io comprendo todo lo que he escrito ni si esto significa ser un cara cosmopolita.
das ist einen schwerze welt...meinen weltanshcauung sta cambiando following the itinerary of my body, viaggiando si impara che non c'è una lingua unica.
el mundo se queja porque lo q escribo en this blog is not really easy to be understood by all the friends of mine. spanish, greek, portuguese, brasilian, canada, american, italian, german, every body just can have a look to the photos, but no more.
me too can't realy understand what I wrote now, but please respect my intent to make me understandable by the world, embora sei que falta china, japao, india ed un sacco di altra gente.
so caixo and cead mile failte, to add euskera and gaelic.

je voudrè creer onne langue noveau, mais c'est dificil.
let me change the name of the blog in "babel tower"
seria mejor igual cambiarle de nombre en "image communicator" porq de hecho so con as imagens o mundo tudo può provare a capire che cosa succede.
ergo ciao a tutti.
sic transit gloria mundi (latin, just to find a common matrix)

martedì 31 luglio 2007

domenica italiana

dopo un lunghissimo sabato sera in compagnia dei molti e vari amici internazionali e nazionali, un amico argentino del sud, vicino ad ushuaia, ci invita a pranzare a casa sua la domenica. ovviamente in cucina ci va l'italiano che si occupa di realizzare la leggendaria "pasta all'amatriciana".
bacon, sugo, peperoncino e pecorino con gli spaghetti condito da malbec e shyraz argentini ed un pessimo vino brasiliano ci hanno resi tutti amici.
partecipanti il mexicano, una ballerina del nord est, di fortaleza, l'argentino Carlos ed io.
come sempre per lo meno quattro nazionalità.
il francese non partecipa causa impegni derivati dalla felice conclusione della serata precedente. :-)
poi si prosegue con una bela passegiata digestiva nel quartiere giapponese, poi conclusasi nella cantina "Roperto" nel quartiere italiano di Bela Vista.
qui ci raggiungono Ligia e Carole, amiche del messicano con le quali assaggiamo un altro shyra argentino ed un tannay Uruguayo.si conclude questo lunghissimo week end a Jardim, il quartiere fighetto, in una simpatica chopperia (birreria) con pasteles (il fagottini di carne o formaggio fritti) e manjoca fritta, ovviamente accompagnati da un malbec argentino e composizione poetica di gruppo in portognolo (portoghese e spagnolo mischiati).

mercoledì 25 luglio 2007

il fantasma dell'opera

venerdì sera l'amico Paolo canta per la prima volta come attore principale in un'opera, "il fantasma dell'opera"dovrei andare dino ad un posto che si chiama Poços de Caldas che si trova a 256 km di gps da Sao Paulo, poi fermarmi lì a dormire, quindi rientrare il giorno dopo...
sto cercando di coinvolgere il Mexicano ed il Francese...vederemo che succede.
nel frattempo: in bocca al lupo, Paolo!

martedì 24 luglio 2007

Pascua Lama

Nella valle di San Felix, l´acqua piú pura del Cile scorre nei fiumialimentati da due ghiacciai.Grandissimi giacimenti d´oro, argento e altri minerali sono statiindividuati sotto questi ghiacciai. Per arrivare a questi giacimenti, saránecessario rompere e quindi distruggere questi ghiacciai, - niente di cosífolle é mai stato concepito nella storia del mondo, (forse si) - e fare duegrandissimi buchi, ognuno dei quali sará grande come una montagna, una perl´estrazione e l´altro per lo scarico della miniera.Questoprogetto si chiama PASCUA LAMA. La compagnia si chiama Barrik Gold.L´operazione é stata pianificata da una multinazionale della quale émembro George Bush padre. www.barrick.com Il governo cileno ha approvatoil progetto che doveva cominciare giá nel 2006.L´unico motivo per cui non é ancora cominciato é perché i contadinihanno ottenuto una sospensione dei lavori. Se distruggono i ghiacciai, nondistruggono solo questa speciale fonte d´acqua pura, ma inquineranno anche idue fiumi, cosí che non saranno piú adatti al consumo sia umano che animaledovuto al cianuro e all´acido solforico usato nel processo di estrazione.Tra l´altro tutto l´oro che sará estratto verra inviato tutto allamultinazionale straniera e non ci sará nessun guadagno per la gente che vivein questi luoghi.A loro resteranno l´acqua avvelenata e le conseguenti malattie.I contadini hanno abbastanza tempo per lottare per la propria terra,peró non hanno potuto usufruire della televisione perché il ministerodell´interno lo ha proibito.L´unica speranza per bloccare questo progetto è ottenere l´aiuto dellaGiustizia Internazionale.Il mondo deve sapere quello che sta succedendo in Cile.
En el valle de San Félix, el agua más pura en Chile corre por ríosalimentados por 2 glaciares, donde existe el más precioso recurso(agua).Grandísimos depósitos de oro, plata y otros minerales han sidoencontrados bajos los glaciares. Para llegar hasta ellos será necessarioquebrar y destruir los glaciares -algo nunca concebido en la historia delmundo- y hacer - grandísimos huecos, cada uno tan grande como una montaña,uno para la extracción y otro para el deshecho de la mina. El proyecto sellama PASCUA LAMA. La compañía se llama Barrick Gold. La operación estasiendo planeada por una multinacional de la cual es miembro George Bushpadre. [1] http://www.barrick.com/ El gobierno Chileno ha aprobado elproyecto para que empiece este año 2006. La Única razón por la cual noha empezado aún, es porque los campesinos han obtenido un aplazamiento. Sidestruyen los glaciares, no solamente destruirán la fuente de un aguaspecialmente pura, pero Contaminarán permanentemente los 2 ríos de tal formaque nunca volverán a ser aptos para consumo por humanos o animales debido aluso de cianuro y ácido sulfúrico en el proceso de extracción.Hasta el último gramo de oro será enviado a la multinacional en elextranjero y ni uno le quedará a la gente a quien le pertenece estatierra.A ellos solo les quedará el agua envenenada y las enfermedadesconsiguientes. Los campesinos llevan bastante tiempo peleando por sutierra, pero no han podido recurrir a la TV por una prohibición delMinisterio delInterior. Su única esperanza para frenar este proyecto es obtener ayudade la justicia internacional. El mundo debe enterarse de lo que esta pasandoen Chile.