lunedì 27 ottobre 2008

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

Kostantin Kavafis

giovedì 2 ottobre 2008

Parigi, 1958 - 2 Ottobre 2008

PRIMA CHE BRUCI PARIGI

Finchè ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine.

Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio sul lungosenna
sotto i salici, mia rosa, con te
sotto i salici piangenti molli di pioggia
ti direi due parole le più ripetute a Parigi
le più ripetute, le più sincere
scoppierei di felicità
fischietterei una canzone
e crederemmo negli uomini.

In alto, le case di pietra
senza incavi nè gobbe
appiccicate
coi loro muri al chiar di luna
e le loro finestre diritte che dormono in piedi
e sulla riva di fronte il Louvre
illuminato dai proiettori
illuminato da noi due
il nostro splendido palazzo
di cristallo.

Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio, lungo la Senna, nei depositi
ci siederemmo sui barili rossi
di fronte al fiume scuro nella notte
per salutare la chiatta dalla cabina gialla che passa
- verso il Belgio o verso l'Olanda? -
davanti alla cabina una donna
con un grembiule bianco
sorride dolcemente.

Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore.

pirati alla finestra d'oriente.

in un qualunque mattino di settembre mi sono svegliato ed ho aperto la finestra per fare entrare un ò di luce.
la finestra volge verso est e lascia entrare la luce dall'alba allo zenith.
osservando la linea dell'orizzonte ho visto, incerto se fossi sveglio o ancora dormiente, un veliero.
il vascello batteva una bandiera indecifrabile...nera.
d'un tratto, col cambio di angolazione e nel gioco di luce, il disegno si staglia più chiaro e appaiono due tibie incrociate ed un teschio: pirati!
all'alba del terzo millennio li ho visti veleggiare predatori nella rete, serpeggiando tra firewall e anti virus, tra firewall dinamici e altre arguzie difensive, ma mai avrei sospettato di vederli nuovamente in mare.
la memoria riporta le epiche avventure del beylerbey, il pirata di Algeri, con lettera di corsa del Sultano che lo aveva dichiarato Ammiraglio dei mari.
Ricordiamo anche Francis Drake con lettera di corsa della regina d'Inghilterra, che si misurò contro l'Invencible Armada con il suo degno compare, Hawkins.
Oppure, attraversando il mare, li si ritrova senza lettera di corsa, veri e propri banditi del mare, tra bucanieri (scopritori del barbecue) e filibustieri sull'isola della Tortue, con L'Olonese, Morgan, Barbanera e le loro ciurme di tagliagole, in grado di assalatare il porto di Maracaibo e depredarne la città, nonostante la strenua diefesa degli spagnoli.
tutto questo però trovava la propria fine agli albori del 18° secolo.
eppure...
la Camera di Commercio Iternazionale ha istituito un ufficio per il transito marittimo internazionale, l'International Maritime Bureau, dove riporta tutte le notizie di rilievo collegate.
tra queste si contano almeno quattro attacchi giornalieri in giro per il mondo.
i punti caldi? golfo di Aden, Mar dei Caraibi, mar del corno d'Africa, mar dell'Indocina....anche a largo del Brasile si stanno intensificando gli attacchi.
addirittura si parla di scorte navali armate preparate dalle Nazioni Unite attraverso l'intervento del COnsiglio di Sicurezza...
è indubbiamente un fenomeno da seguire, per la sua attualità e per i possibili e presunti collegamenti al terrorismo internazionale e ad Al Quaeda.

pensieri settembrini

è terribile trovarsi schiavi del conflitto interno tra mondi opposti e non conciliabili.
in ogni caso l'ottimo paretiano non si può raggiungere.
comunque si rimarrà insoddisfatti.
è un delirio di sogni infranti ed anime perdute.
triste calcolo di possibili soluzioni mai attuate e pindarici voli ideali tra realtà e fantasia.
in definitiva....è un mondo difficile.