venerdì 29 giugno 2007

da soul surfer

"Che io abbia la forza di sopportare le coseche non posso cambiare,il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di distinguere le une dalle altre"
Ciò che conta per noi più di andare, è ammirare, sentire, comprendere quello attraverso cui stiamo passando, ma andare, sembra una, o la condizione, che ci restituisce la capacità di farlo.

sampa-7° report

nel quartiere giapponese in un giorno lavorativo ho comperato un maki da mangiucchiare mentre andavo a spasso per le strade indaffarate dei giapponesi cbhe lavorano 24 ore al giorno.
mi sono assorto sul ponte che attraversa la tangenziale tra i colori grigi del cielo dall'avvenire incerto e le miriadi di automobili che passavano sotto di me.
la cornice erano le lanterne rosse giapponesi appese ai lampioni sopra le strade del quartiere del sole nascente.
in tutto ciò ero contento di essere in brasile, di avere incontrato oggi il primo possibile distributore brasiliano per i prodotti dell'azienda.
stavo programmando di andare con i genovesi a cercare casa in zone dove costasse meno pur essendo vicino al lavoro.
in tutto ciò ho visto sotto il ponte un punto scuro nell'erba.
i miei occhi hanno lentamente messo a fuoco quell'immagine lontana, quel puntolino nel verde.
erano due bimbi di 8-10 anni vestiti di stracci, scalzi che camminavano lungo la via da soli andando verso non so dove.
ho pensato a come ero io alla loro età...un bambino difficile, con i suoi problemi, ma di certo non mi mancava nulla per vivere. avevo la mia casa, la mia mamma, ogni tanto vedevo anche mio padre, avevo un pasto ogni volta che mi andava e ricevevo un'istruzione che mi avrebbe portato fino a qui, in brasile.
quei due marmocchi non avevano nulla.
o quasi nulla.
erano bambini e questo è già qualcosa.
la tristezza, complice forse il colore del cielo, mi ha avvolto.
ora la bella città brasiliana mi sembrava meno bella, il cielo più grigio e le lanterne giapponesi avevano perso lucentezza.
mi si era presentata in tutta la sua portata la parte di sampa che sapevo benissimo esistere, ma che non avevo mai visto con i miei occhi.
io lavoro sull'avenida paulista, in mezo ai ricchi con i loro abiti italiani cuciti amano e le scarpe in pelle di cammello, le loro mastercard, visa e american express e quei due microbi invece erano soli con il fatto di esser bimbi con le pezze al culo, come direbbero nella città eterna.
non so.
faccio parte di un altro mondo che guarda verso quello come un americano guardava E.T.
mefistofele sguazza e firma contratti ogni giorno da entrambe le parti, spargendo il sangue di tutti per i suoi fini.
forse esiste il modo di ingannare il demonio.
forse tutti possiamo vivere bene e qualcuno meglio.
forse, come dice silvia burkinabè nel suo blog, esiste una terza via.
ma allora cerchiamola!
addestriamo un cane da fiuto perchè la trovi, ammaestriamo i giganti perchè non facciano più male e mettiamo pergamene nella bocca del golem perchè risolva tutti i probelmi del mondo oppure strofiniamo la lampada ed esprimiamo questo desiderio.
forse esiste un modo non magico per risolvere tutto.
forse basterebbe che lo volessimo davvero tutti.
ma chi vuole rinunciare alla sua ferrari ed al suo completo di armani per sfamare e fare studiare quei due ragazzini?
in tutta la paulista credo nessuno.
ed io??
rinuncerei a molto per dare loro qualcosa?

giovedì 28 giugno 2007

brasile 6° report

dopo circa una settimana mi sento già più a mio agio nella capitale industriale del brasile.
oggi con 19 reales ho comeprato la scehda telefonica di tib brasil e con 15 reales l'ho caricata. totale: 34 reales, al cambio di 1R$=0,38€, significa che con poco meno di 13 euro ho fatto tutto!
in questi giorni ho incontrato un ex corcista del 32° che si chiama Massimo e adesso sta alla commissione europea. lui aveva fatto lo stage in kazakistan ed ora vive in angola, a luanda da tre anni. a settembre torna a bruxelles. ha 41 anni e mi racconta un pò dei suoi viaggi, dei modi di fare e di dire dei tanti paesi e delle tante culture che popolano questo pianeta. in kazakistan dicevano "le donne amano con le orecchie", mentre a genova "puoi portare il cavallo alla fonte, ma non puoi obbligarlo a bere" e come questo altri da ogni paese del mondo; tutti segnano le peregrinazioni di un genovese che fa il mio stesso lavoro.
io intanto in tasca porto sempre un ciondolo celtico, un amuleto per attirare la buona sorte, mentre in casa c'è un leprichaun per attirare soldi e prosperità...la cosa divertente è che tutto sta avvicinandosi a me, non so se per gli amuleti o semplicemente perchè sarebbe successo...la persona che mi ha regalato gli amuleti non mi vuole più sentire nè vedere, ma gli amuleti continuano a portarmi fortuna. non so, sembra che la buona sorte abbia un prezzo...
il lavoro migliora di giorno in giorno; dopo le prime titubanze dovute ai forti dazi ed alle imposte che si pagano in brasile, si è verificata la previsione rispetto agli effetti del protezionismo sui prodotti nazionali: le imprese nazionali sono ferme e non sono stimolate a migliorarsi, sicchè le macchine italiane hanno un livello di tecnologia superiore e con questa lottano i prezzi più alti rispetto al prodotto nazionale.
quindi adesso mi cercherò una casa a san paolo per risolvere il problema dell'alloggio e poter girare per casa in mutande la sera senza dovere spiegare nulla a nessuno.
tra un pò è probabile che mi vada a fare un bel giro a rio grande do sul, una regione del brasile a confine con l'uruguay dove ci sono un sacco di possibili acquirenti per i prodotti dell'impresa per la quale sto facendo il progetto.
laggiù mi sa che fa freddo e c'è davvero l'inverno, quello che a san paolo non semrba di vivere, disto la temperatura minima che ho visto fino ad ora sono 17°!!! non oso pensare a quanto possa essere calda l'estate brasiliana.
dicono la zona più bella sia il nord est del paese, popolato da spiagge favolose e uomini e donne bellissimi/e.
io sono attirato dalla natura selvaggia dell'amazzonia, dalle foreste tropicali e forse dalla prospettiva di andare a trovare un amico di amici che fa il ricercatore in quella zona, vicino a tocantins.
studia le ranocchiette e i rospi che vivono in brasile.
tutto sto casino per cercare di fare vivere la persona che sono dentro, quella che tutti cerchiamo di fare uscire, il nostro io in potenza che quasi mai è in atto.
semrpe in cerca della nostra strada, della nostra via, di capire chi siamo e chi vogliamo essere.
il resto lo possiamo scoprire solo vivendo.
quindi chi vivrà vedrà!
P.S.
è proprio un mondo difficile...o, come dice il vecchio amico berbero, "non è difficile, è solo complicato"

martedì 26 giugno 2007

non basta mai...

nasco in una città per caso, figlio di gente che con quella città non ha nulla a che vedere. vivo in mezzo a gente che non ha nulla a che veder con me e appena posso...parto.
la scusa è l'università, la meta, la capitale.
ma è troppo facile e non basta per me...
studio solo per avere la media per partire per l'erasmus...e scelgo la meta dove avrei potuto fermarmi di più...Bilbao.
poi torno a Roma, ma ormai il vagabondo si è svegliato ed è difficile assopirlo.
cerco di finire l'università in fretta per ripartire.
nel frattempo viaggio in vespa in grecia e turchia, da solo e in compagnia.
poi si torna in spagna, a madrid.
finito l'amore, finita l'avventura si torna a roma.
ma non sono soddisfatto.
studio per potere viaggiar edi nuovo e stavolta la meta è il brasile.
ora sono in brasile e so che a settembre sarò di nuovo roma.
mi sento come un uccello che cerca di spiccare il volo, ma ogni volta viene richiamato a terra.
so già che il brasile non mi basterà e sogno già la prossima meta.
india?messico?turchia?
dovunque sia cmq non mi basterà...
ci sono ancora troppe avventure da vivere prima di diventare vecchio.
quindi alla prossima brezza la mia vela prenderà il vento e vedremo dove andrò a finire.
e se tornerò.
ma soprattutto se mi BASTERA'!!!!!

sampa-5°report

la situazione qui va lentamente migliorando, sembra che i dazi e le imposte non siano proprio così insormontabili, benchè rappresntino unn bel problema.
ci sono settori ancora aperti al commercio, dove la tecnologia e i ricavi sono più interessanti.
per il resto ho conosciuto un ex dipendente ice che adesso lavora alla commissione europea in angola veramente simpatico.
adesso è qui a sampa in vacanza e stasera ci ha invitati a cena a festeggiare il suo compleanno.
ieri sera invece ho fatto un bel giro per la città con un brasiliano amico del festeggiato ed ho visto le zone proibite di sampaolo, quelle che di notte è meglio non visitare.
invece noi in macchina e con i vetri oscurati anti assalto le abbiamo visitate.
"ed ho visto cose che voi uomini non potete immaginare...."
mancava solo la citazione di pulp fiction di ezechiele 25-17, "il cammino dell'uomo timorato di dio..."
"ho visto castelli ed ancora castelli..."
continuo a non fidarmi ad uscire con la macchina fotografica a immortalare qualcosa di sampa perchè la sicurezza continua a non convincermi.
sziamo entrati nella fase delel feste di giugno e sampaolo sarà in fermento nei prossimi giorni per via dei festeggiamenti e dei bagordi.
molto tipica della festa è la bevanda fatta a base di zenzero e spezie varie che proverò a breve. :-)
devo ancora risolvere il problema della casa. non posso più stare in un bed and breakfast con la padrona di casa...benchè molto simpatica voglio trovare una sistemazione differente.
"ho visto raggi beta balenare nel buio alle porte di tannoiser e navi da guerra in fiamme al largo dei bastioni di orione..."
in ogni caso sto pensando che sarebbe carino a settembre andare a fare un giro ad edimburgo a trovare la mia amica edurne....chissà come sta. ormai è più di un anno che non la vedo. da quando l'ho conosciuta in pratica!
per ora però mi devo imporre di non fare progetti nè a breve nè a lungo termine e di applicare la visione brasiliana del vivere alla giornata.
"e tutti questi momenti andranno perduti nel tempo come lagrime nella pioggia"

domenica 24 giugno 2007

sampa- quarto report

allora, ieri sera sono uscito per la prima volta con un paio di amici italiani residenti in brasile.
lui si chiama Paolo e vive a sampa da sette mesi con una ragazza di Rio, mentre lei si chiama Barbara ed é sposata con un brasiliano da otto mesi; tutti e due sono di genova e sono molto simpatici.
ci siao trovati a consolaçao, la fermata della metro sull´avenida paulista, poi siamo andati a bere una cosa in un posto lí vicino.
a cena siamo stai in una pizzeria a rua pamplona, molto buona.
ho scoperto che esiste un formaggio speciale brasilaino molto buono che si chiama catupiry o qualcosa del genere.
da lí ci siamo mossi verso un localino a bere la vera caipirinha...un liquore che si chiama cachaça, pinga per i paulisti, con tutte le qualitá di frutta del brasile.
mamão, maracuja, kiwi...alla fine costano poco, intorno ai 3-4 euro.
ci siamo messi a parlare allegramente sulle stranezze dei brasilaini e del fatto che sono veramente sessualmente socievoli!
c´é anche un forte maschilismo oltre che una sorta di fanatismo religioso.
in definitiva, sono proprio strani e buffi, sti brasileiros.
cmoniciano a starmi simpatici e la cittá la sto capendo meglio, oltre a rilassarmi.
oggi mi hanno anche contattato un paio di persone di couch sufring di sampa che parlano italiano o che amano l´italia e andaranno a vivere lí presto.
vedremo.
questa settimana dovrei scoprire se resteró a sampa o me ne andró a cittá del messico o new delhi...in base a quello che diranno ditributori e produttori.
per ora le prospettive non sono affatto confortanti.
dovrei anche incontrare i couch surfers.
y con eso el subcomandante acaba su report.

sabato 23 giugno 2007

Sao Paulo- terzo report

Sampa l´ho visitata oggi per la prima volta: é carina e mi sto rilassando un pochino rispetto alla tensione iniziale dovuta all`elevato tasso di criminalitá.
oggi ho visitato il bairro do libertade, una sorta di piccolo Giappone dentro Sampa.
ci sono le lanterne rosse e i giardini zen dedicati a TANAKA che non so chi sia, ma immagino un giapponese famoso.
si mangia sushi a due lire e ho scoperto che c´é un frutto che si chiama MAMAO che dovrebbe allungare la vita...
fanno dei frullati fantastici a san paolo per una media di 3 reais...un euro e venti centesimi!
poi ho fatto un abella passeggiata per la zona intorno alla avvenida paulista, la zona centrale, quella degli affari e degli uffici, oltre che degli shopping center di lusso e mi sono comperato il primo libro in portoghese.
per ora scorre rapido e non faccio fatica a capire. il portoghese sembra una mezcla tra italiano e spagnolo, i termini che non riconosco in una lingua li trovo nell´altra. inoltre imparate alcune differenze base di pronuncia, ho un vocabolario enorme giá pronto...che bello!
stasera dovrei beccare quel ragazzo italiano che ho conosciuto i ambasciata che si chiama paolo per scoprire Sampa by night...vedremo.
per ora é tutto.
il subcomandante carlos desde o comando brasilenho

venerdì 22 giugno 2007

brasile- secondo report

allora...che dire..
il mercato brasiliano è estremamente protezionistico.
tra barriere tariffarie e non tariffarie ti dicono chiaramente che il prodotto straniero, a meno che non sia una roba della madonna, non lo vogliono e se lo producono per i cavoli loro.
si parla di una 60% tra tassi e dazi calcolato sul valore CIF della merce.
senza contare che la polizza marittima per il viaggio via mare deve essere stièpulata presso una compagnia brasiliana...ovvero se fare arrivare il mio prodotto CIF mi costerebbe 100 €, alla fine devo pagare altri 60% di tasse e dazi.
alla fine 160€ mannaggia a sti brasiliani...
se non mi volete allora ditelo chiaramente all'aeroporto!
NON VOGLIAMO PRODOTTI NON BRASILIANI.
tanto qui la gente ha una formazione culturale così bassa che non capisce che il protezionismo alla fine lo pagano i cittadini del paese..eh si, perchè i 160 € che costa quello che io avrei venduto a 100€ li paga l'acquirente finale.
tutto per protegere le imprese nazionali che così non sono neppure stimolate a migliorarsi.
e tutto quanto me lo hanno confermato gli amici dell I.C.E. di Sao Paulo.
il che significa due cose:
1-non ho sbagliato
2-anche se non entro in questo mercato non significa che non sappia fare il mio lavoro.
ovviamente si potrebbe pensare una forma di penetrazione del mercato diversa dall'esportazione diretta...ma se stiamo parlando di una piccola impresa, dove li troviamo i fondi per un investimento così cospicuo?
è un mondo difficile..
quindi per ora non se ne parla di prendere appartamento o simili a sao paulo visto che non so neppure se mi fermo in brasile.
nel fine settimana mi piacerebbe però andare a farmi un giro a Ilha bela.
un'isoletta a 5 ore di pulman da sampa molto graziosa e carina.
vedremo se mi va di farmi sto giro...tanto ormai sono giramondo!
altrimenti devo capire se mi vogliono mandare in india o in messico. lì almeno il dazio per i prodotti provenienti dall'europa è pari a ZERO.
questo si chiama aderire al WTO, altro che mercosul e cavolate varie...
liberomercato.
è quello il motore del miglioramento e dello sviluppo.
adesso tutti gli antiglobal del mondo mi salteranno addosso dicendo che fomento la globalizzazione; ma si tratta di un processo iniziato dai Fenici e via di seguito...gli antichi romani portavano gli schiavi dallì'africa, i veneziani le spezie dall'oriente, al giorno d'oggi è insensato parlare di globalizazione come qualcosa di sbagliato, visto che è nato molto prima di quelli che ne parlano.
bisognerà mettergli delle regole e sono sicuro che per quello valga la pena battersi.
ma non trovo giusto additare a priori questo fenomeno come sbagliato.
in ogni caso il brasile è fuori dal sistema con i suoi dazi al 14% e le imposte che salgono fino al 46%...e sono pure base!
ci sono prodotti che pagano fino al 120% di tasse!
quello che in europa costa 100€ in brasile lo vendono a 220€..ma è pazzesco!
ci credo poi che i brasiliani sono poveri se devono pagare tutte queste tasse!
come sempre WE ARE CHAINED TO THE SYSTEM!!!
chi vivrà vedrà.
ricordiamo il vecchio principio dell'OTTIMO PARETIANO...e le teorie di RICARDO...

giovedì 21 giugno 2007

brasile-primo report

dopo un viaggio in aereo da roma a parigi abbastanza tranquillo, mi sono imbarcato sul grnade boeing che avrebbe fatto la tratta parigi-sao paulo.
un lungo viaggio accanto ad un cinese con un fiato pestilenziale che non parlava per nulla inglese, spagnolo o portoghese. figuriamoci italiano!
arrivo a sampa alle 6 del mattino e cerco l'autobus per andare da guarulhos a colgonhas (i due aeroporti, uno internazionale e l'altro locale).
pago 27 reales di biglietto e poi da cologonhas 23 reales di taxi epr arrivare a casa della tipa che mi avrebbe dato la stanza epr i primi giorni.
la stanza è carina, ma oltre alla colazione non ho la possibilità di usare la lavatrice e la cucina, quindi sono già in cerca di un'altra sistemazione.
poi scopro che ci vuole un'ora tra pezzo a piedi e cambi di metro per arrivare all'avenida paulista al consolato dove devo lavorare, ergo la signora, benchè assai simpatica, verrà silurata quanto prima in virtù di una nuova sistemazione più congeniale alle mie esigenze di sopravivenza brasilenha.
senza il minimo segno di jet-lag (non so come mai), mi reco subito al lavoro dopo una breve rinfrescata.
il tipo con cui devo lavorare sembra alla mano e cmq cordiale.
raccolgo un paio di informazioni e poi esco ad esplorare la zona intorno all'ufficio.
pare tranquilla se non fosse che tutte le auto hanno i vetri oscurati e ci sono guardie da tutte le parti.
il mio istinto mi mette in guardia da varie situazioni e ho come un presentimento rispetto alla sicurezza della città.
sembra che tutti vivano blindati.
mangio in un posticino vicino al lavoro, una specie di bar fast food che aveva della frutta bellissima esposta nelle vasche di vetro. infatti mi faccio fare un frullato con una fruta strana tra l'anguria, maracuja e pesca. eccezionale!accompagno con un panino con churrasco e queijo (pane e carne)
il tutto per 9,5 reales (circa 3 euro)
dopo pranzo torno a casa e dormo un paio di ore; poi vado al supermercato a comprare un pò di pane e mortadella oltre a succhi di frutta e acqua.
pèoi a casa a mangiare chiuso in stanza pensando sempre più alla necessità di trovare un'altra sistemazione.
dormo fino alle sette del mattino quando mi alzo, mi lavo e recito la preghiera del mattino; poi cpolazione con la bella inserviente brasiliana della casa e via verso il lavoro. arrivo puntuale e mi danno un tavolo e una connesione wi-fire per il mio pc portatile.
si comincia!
prima cosa devo trovare una sistemazione per la casa.
poi aspettare che arrivi il tizio dell'ice che stamattina è furoi per lavoro.
per ora mi sto ancora ambientando e non so se mi piaccia quaesta città o meno.
chi vivrà vedrà.

venerdì 15 giugno 2007

futuro

ed è guardando un delirio di vetri di bottiglia spezzati al bordo di una strada che appare, immacolato di forte a me, il futuro.
malpadroneggiato e foriero di nuovi incontri, cavaliere invisibile e solitario, il futuro.
da che parte tirerà la sua brezza maestosa non lo si può sapere, prima verso la calda spagna, poi la madre italia e di nuovo il verde brasile....
prima l'amore, poi la sconfitta e infine, dopo la rinascita, l'ambizione...
che succederà in seguito? quali avventure popoleranno i miei racconti da vecchio intorno al fuoco? quanti draghi avrò sconfitto e quanti amori avrò trovato, quante terre avrò conquistato?
la mia mente vivrà di ricordi e le vanterie, come i debiti e il primo amore, verranno indietro a chiedere il fio.
non avrò dimenticato nulla. perchè dimneticare sarebbe un pò morire.
ma la mia morte arriverà da me sorridendo.
ed io la accoglierò a braccia aperte.
come ogni uomo non potrò che sorriderle di rimando.
intorno al camino, circondato da tanti bambini pieni di sogni negli occhi, con i libri di corsari e pirati tra le gambe, potranno ascoltare i deliri deformi racchiusi nei cocci delle bottiglie che saranno nelle strade della mia mente di vecchio.
ed in essi qualcuno troverà la speranza ed il motivo per viaggiare e conoscere.
qualcun'altro sarà semplicemente curioso e, forse, l'unico davvero libero.
ma ora non è domani e neppure ieri.
il mio veliero ha le stive piene, pronto per un lungo viaggio.
come guardare un orizzonte dopo una giornata al mare, pensando che il sole, oltre le acque, inizi ad illuminare qualun'altro.
ed io sarò dall'altra parte del mare a vedere se il sole è caldo anche di là dell'oceano.
a raccogliere altri riflessi per i miei cocci di bottiglia.