lunedì 16 luglio 2007

week end


sabato sera primo incontro-scontro con la pinga, la terribile cachaça di sao paulo. mi trovavo a libertade, il quartiere giapponese di sampa con alcuni amici per il meeting di couch-surfing e hospitality-club. ho conosciuto un mexicano, un francese ed un tedesco molto simpatici oltre ad un paio di fulminatelli brasiliani. ad un certo punto con i nuovi amici mex, de e fr ci troviamo avvolti dai fumi della pinga e circondati da fameliche brasiliane assetate di maschio europeo. mi sono sentito come una ragazza carina ubriaca in una discoteca di periferia in italia. molto istruttivo come sabato: occhio alla pinga ed alle donne brasiliane. domenica invece mi sono dedicato al recupero delle forze perdute per recarmi poi in serata a casa di alcuni amici italiani e delle loro mogli (qui si sposano tutti per avere il visto per lavorare, anche se poi non so quanto si amino davvero queste coppie...) per mega lasagnata di gruppo per festeggiare il compleanno di Marco, 35 enne italiano, ex attore, pisano di pontedera (e qui il richiamo alla vespa è stato forte), da un anno in brasile come insegnatne di italiano e sposato conuna procace brasiliana che fa delle bellissime sculture con la latta. ed ha cominciato a piovere. scende la pioggia su questa città grigia ed uguale. scende sulla gente che lavora con le cravatte ed i tacchi. scende sulla tristezza di un lunedì di luglio nell'inverno brasiliano. e la tristezza accompagna il pensiero di un'estate persa in italia per il più lungo inverno che abbia mai visto in vita mia. finito l'inverno mite in italia, mi getto nel sempre mite inverno brasiliano sapendo che tornerò nel giovane autunno italiano. scende la pioggia su tutti i pensieri che mi portano al passato, all'orecchino d'argento che pende al mio lobo di marinaio di terra. quell'orecchin o che pagherà il mio funerale quando mi troveranno naufrago tra molti anni sulle spiagge di qualche paese molto lontano da casa. e quel giorno forse ritroverò me stesso e, forse, avrà smesso di piovere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A Carlo, non ti proteggere troppo dalle brasiliane se no che ce racconti al tuo rientro?