sabato 24 febbraio 2007

vendere la vespa...

vendere la vespa...ci ho pensato solo recentemente, da quando ho conosciuto carrozzieri che fanno i lavori con il buco del BEEEEP! altrimenti il mio px è una bomba. a parte il filo della frizione che si è rotto un paio di volte in viaggio e la ruota bucata non ho mai avuto problemi. la vespa la odi solo quando sei in salita e...non sale e non ti passa più! la odi quando piove perchè le gomme non servono a un BEEEP! la odi quando sei sulla strada del ritorno da un viaggio e la strada del ritorno dura sempre il triplo che con la moto. poi vai a letto, dormi sognando i paesaggi che hai gustato con le chiappe indolenzite sulla sua sella, paesaggi che in moto non avresti gustato così perchè saresti stato impegnato a calcolare il raggio variabile della prossima curva di montagna, a cercare il punto di corda del curvone, quello in cui spalanchi il gas per catapultarti sul seggiolone di quell'ottovolante su cui ti hanno potato papà e mamma quando eri bambino. in vespa fai un balzo indietro nel tempo, vai piano, annusi il profumo della natura che ti circonda perchè più di tanto al vespone non gli si può chiedere quanto a prestazioni. poi rivedi tuo nonno con un vespone simile con la nonna a passeggio sul lago di garda e pensi che ci sono cose che sono fatte per restare. ci vedi i tuoi primi amori trasportati e la coperta legata sul portapacchi per andare in camporella nei boschi o sulla spiaggia. quando ti svegli la mattina, le chiappe non ti fanno più male e il vespino, la vespa o il vespone ti sembra il più bel mezzo di locomozione mai inventato e tu hai la fortuna di averne una. in quel preciso momento, tra il risveglio e prima di bere il caffè, quando sei rincoglionito da quello che senza dubbio è il più brutto momento della giornata, credi di amarla. poi scendi in garage, la lavi, le compri l'olio buono e ogni tanto un accessorietto carino e poi ci vai a spasso, dal bar dove fai colazione al passo montano dove tuo padre ha fatto il militare, fino al mare dove prendi il sole. l'intermezzo più figo è quando hai fame e ti fermi a mangiare in quel posticino scrauso dove mangi un botto, spendi un cavolo e se ti chiedono come andarci non lo sai spiegarea nessuno. in fin dei conti: ma perchè uno dovrebbe vendere la vespa? per un ottovolante a due ruote con un pozzo di cavalli che scarichi comletamente solo in pista? ma se la tua donna ama quell'oggetto più di te, se ti scongiura di non venderla per prenderne un'altra più bella e più figa, più retrò, perchè la devi vendere? quando tutto sembra fatto, arrivi un attimo prima di fare il passaggio e decidi di non venderla. perchè alla tua vespa ci sono legati i tuoi ricordi. perchè ormai è n parte di te. si è integrata in un modo che nessun ottovolante potrà mai fare (ed io ne ho avuti parecchi di ottovolanti). allor guardi portaportese e ne compri un'latra per la tua bella senza vedere la prima. la prima vespa non si scorda mai. come la prima pippa, la prima donna , la mamma e la gioventù.
questo lo scrivevo due anni fa; da allora sono cambiate tante cose: con la donna è finita, ho comperato un ottovolante che si chiama BMW r 850 gs, ho cominciato a lavorare davvero, ma la vespa non l'ho mai venduta.
sta ancora qui sotto casa parcheggiata in attesa che abbia tempo di farla tornare bella. quella è una cosa che non venderò mai.

1 commento:

Anonimo ha detto...

..mi hai commosso..io sto vendendo la vespa..e ora mi risulta difficile..diego